Continua il percorso di crescita di 24MAX, la società di mediazione creditizia del Gruppo RE/MAX, che apre il 2021 ampliando ulteriormente il portfolio di istituti di credito partner. Tra le convenzioni appena siglate quelle con alcune delle più importanti banche territoriali italiane quali Banca di Asti e Biver Banca per il Nord Italia e Banca di Credito Cooperativo di Roma per il Centro e il Veneto.
“La strategia commerciale di 24MAX si basa sulla proposta alla clientela di un mix di prodotti con diverse caratteristiche, da scegliere tra l’offerta dei principali Istituti Bancari Nazionali e quella delle cosiddette banche del territorio”, spiega Marco Boidi, head of Sales Network di 24MAX. “Proprio la collaborazione con questi istituti, fortemente radicati nel territorio, ci permette infatti di interpretare al meglio le esigenze della clientela a livello locale, adeguando la nostra proposta alle peculiarità economiche e sociali di ogni singola area geografica”.
La capillarità territoriale è infatti un elemento strategico fondamentale dell’approccio customer centric che caratterizza il modello di business di 24MAX. Una formula innovativa, che vede i credit specialist operare localmente direttamente all’interno delle agenzie immobiliari del network RE/MAX. Una presenza costante che offre ai clienti il contatto immediato con un professionista della consulenza finanziaria già durante le prime fasi di ricerca di un immobile. Ciò dà vita a una sinergia virtuosa e completa di fatto la customer experience, dalla scelta dell’abitazione all’ottenimento delle risorse finanziarie necessarie per finalizzare l’acquisto. Il tutto con la garanzia della massima imparzialità dei mediatori che guidano di volta in volta il cliente nella scelta del prodotto migliore rispetto alle sue esigenze, sia esso un mutuo, un prestito o una cessione del quinto.
Inoltre, tra i plus offerti da 24MAX c’è anche la possibilità di svolgere l’intero iter di consulenza e gestione della pratica totalmente online, evitando spostamenti e incontri in presenza. “Il nostro format è studiato per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più evoluta e siamo certi sia destinato a essere non un trend del momento, ma un servizio essenziale anche per il futuro”, afferma Boidi.
Sono proprio i numeri a confermare la bontà della formula di 24MAX. Ad oggi sono infatti 81 i corner dedicati alla mediazione creditizia già operativi in altrettante agenzie RE/MAX dislocate in 13 regioni italiane. Una cifra destinata ad ampliarsi rapidamente se si considera che in queste prime settimane del 2021 sono già 17 i professionisti in fase di contrattualizzazione pronti a entrare a far parte del network. Un trend di crescita che nel 2020 ha raggiunto il 130%, andando ben oltre gli obiettivi annuali fissati del piano industriale quinquennale di 24MAX, che punta a creare entro il 2023 un team di 250 specialisti del credito.
Segno positivo anche in termini economici. “Nel corso del 2020 abbiamo raddoppiato i risultati rispetto all’anno precedente, per un valore complessivo di mutui raccolti ed erogati che raggiunge i 220 milioni di euro”, conferma Boidi. Sono state 1.646 le pratiche raccolte dai credit specialist di 24MAX, di cui 714 quelle erogate. Segno evidente, secondo la società del Gruppo RE/MAX, dell’effervescenza che nonostante la crisi in atto sta caratterizzando il mercato della mediazione creditizia. Uno scenario apparentemente controcorrente, favorito, da un lato, dai tassi ai minimi storici e, dall’altro, dal fatto che, nonostante la difficile situazione economica, il sistema creditizio non abbia attuato politiche più stringenti sui criteri di assunzione del credito. “Non dimentichiamo inoltre che il mattone, come sempre nei momenti di particolare incertezza, continua a essere considerato un bene rifugio. In quest’ottica il nostro format, ispirato al modello delle agenzie RE/MAX, assicura una formula win-win che offre indiscussi vantaggi sia ai clienti, che trovano nelle nostre agenzie tutto ciò che cercano, sia agli stessi mediatori a cui garantiamo commissioni incentivanti, formazione altamente qualificata e nessun costo di gestione della struttura”.