La disparità di genere trova conferma in Italia anche nel credito bancario: agli uomini va quasi il doppio dei prestiti rispetto alle donne.
Emerge da una ricerca diffusa dalla Fabi oggi, 8 marzo 2024, in occasione della Giornata mondiale della donna. Lo stock dei finanziamenti alle famiglie concesso dagli istituti nel 2023 ammontava a oltre 474 miliardi di euro: di questi, 164 sono stati erogati a clienti uomini (il 34,5% del totale) e 95 a donne (20,1%) , mentre 216 mld si riferiscono a contratti cointestati (45,5%).
Complessivamente, il credit gender gap vale quasi 70 mld su scala nazionale ed è omogeneamente distribuito in tutte le aree geografiche del Paese.
Le regioni peggiori sono Campania, Puglia, Veneto, Sicilia, Basilicata, Lombardia, Piemonte e Calabria, dove i prestiti alla clientela femminile non superano la media nazionale del 20%. Le tre migliori sono invece Valle d’Aosta, Sardegna e Lazio dove arrivano rispettivamente al 25, 23,2 e 22,9%. Nelle restanti regioni le quote rosa del credito vanno dal 20,8% al 22,4%.
Le ragioni di tale divario sono comuni: tasso di occupazione più basso, salari e pensioni ridotte.
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