“I rischi e le sfide per le banche non finiscono mai. La lotta all’inflazione è la priorità non solo delle banche centrali: sono evidenti i rischi per il credito a imprese e famiglie, che in 10 anni di tassi zero spesso non avevano previsto i rapidi aumenti dei tassi e le riduzioni di liquidità“.
Così Antonio Patuelli, presidente dell’ABI, oggi all’assemblea annuale dell’Associazione Bancaria Italiana. I 5 miliardi di profitti totalizzati dal comparto bancario nel primo trimestre 2023 non lo tranquillizzano: gli istituti, ha aggiunto, “non hanno rendite di posizione e vengono da anni difficilissimi per crisi d’imprese e del debito sovrano, recessione, epidemie, catastrofi naturali cui fanno fronte con aumenti di capitali, ristrutturazioni, accantonamenti” e col “rafforzamento degli indici patrimoniali“, fiaccati da una stretta monetaria che “indebolisce i portafogli dei titoli di stato“. Inoltre, restano “impegnate a garantire adeguati livelli di liquidità a medio e lungo termine, quando si stanno esaurendo i programmi europei di finanziamenti TLTRO, con i rischi che le banche combattono nel razionamento del credito“. Ci sono, infatti, ancora circa 178 miliardi di prestiti a tassi contenuti da restituire nel 2024 e sostituire sul mercato senza far lievitare i costi.
A proposito dei mutui, “le banche in Italia mantengono quasi i due terzi a tasso fisso, con tassi di raccolta in continuo aumento, e su richiesta possono allungare la durata per chi è in regola con i pagamenti o realizzare surroghe” ha spiegato Patuelli, rispondendo così alle richieste arrivate in tal senso dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Certo, “per chi non è in regola devono essere applicate le troppo rigide regole dell’EBA, che chiediamo da tempo siano aggiornate” privando gli istituti della flessibilità necessaria nei confronti degli insolventi in questa particolare congiuntura economica. “Le recenti crisi bancarie, fuori dall’UE – ha concluso Patuelli -, hanno dimostrato l’efficacia delle regole della vigilanza unica: più crescono i tassi, più cresce il rischio di credito e il costo del debito pubblico“.
ABI: in Maggio lieve Incremento dei Tassi Medi dei Finanziamenti soprattutto nei Mutui Casa
