Secondo ABI, ad aprile 2022, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 2,6% rispetto a un anno fa.
Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni)
A marzo 2022, per i prestiti alle imprese si registra un aumento dell’1,3% su base annua. L’aumento è del 4,0% per i prestiti alle famiglie.
Ad aprile 2022 i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli molto bassi, e registrano le seguenti dinamiche:
il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,16% (2,14% nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007);
il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,26% (1,23% il mese precedente; 5,48% a fine 2007);
il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l’1,82% (1,66% il mese precedente, 5,72% a fine 2007).
Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a marzo 2022 sono 16,9 miliardi di euro, in calo di circa 1 miliardo di euro rispetto al mese precedente e inferiori di circa 3 miliardi rispetto a marzo 2021 e di 71,9 rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015).