Boom delle richieste di Prestiti da parte delle Famiglie, che ad Aprile registra una crescita pari al 207,4%, con i volumi che stanno tornando velocemente sui livelli pre-Covid.
Più sostenuta la crescita per i Prestiti Finalizzati (+329,7% rispetto ad aprile 2020). Cresce anche l’importo medio richiesto (+16,5% vs 2020) che si attesta a €9.474.
Rispetto al corrispondente mese del 2020, che era stato fortemente condizionato dal lockdown totale, nel mese di aprile si registra un notevole incremento delle richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane, rafforzando l’andamento positivo di marzo dopo che i primi due mesi del 2021 erano partiti con il freno a mano tirato.
A spingere questo deciso rimbalzo sono stati i sicuramente i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, che nell’ultimo mese di osservazione hanno fatto segnare un +329,7% confermando la crescente propensione delle famiglie italiane a far fronte a nuove spese con il sostegno di un finanziamento.
Un forte aumento viene registrato anche dalle richieste di prestiti personali, sia rispetto a marzo che rispetto al corrispondente mese dello scorso anno (+116,3%).
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Cresce l’importo medio richiesto ma si allungano i piani di Rimborso
Un ulteriore segnale incoraggiante che emerge dallo studio di CRIF riguarda l’importo medio dei finanziamenti richiesti, che nell’aggregato di prestiti personali e finalizzati di aprile si è attestato a 9.474 euro, in lievissimo ribasso rispetto al mese di marzo, ma che vede una rilevante crescita (+16,5%) rispetto al valore dello stesso mese del 2020. Nel complesso il 46,5% delle richieste presenta un importo inferiore ai 5.000 euro.
Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda i prestiti finalizzati l’importo medio richiesto si è attestato a 7.017 euro contro i 13.113 euro dei prestiti personali.
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Al contempo si registra una polarizzazione delle richieste verso i due estremi, con il 16,4% del totale che prevede un piano di rimborso inferiore ai 12 mesi contro un 24,9% che va oltre i 5 anni, privilegiando soluzioni che pesino il meno possibile sul reddito familiare.
Infine, se la fascia di età maggiormente rappresentata resta quella compresa tra 45 e 54 anni, con il 25,2% delle richieste, gli under 35 arrivano a spiegare il 23,3% del totale.