Banca di Piacenza, presieduta da Corrado Sforza Fogliani (nella foto), ha conseguito, nel primo semestre di quest’anno, un utile netto di 4,5 milioni di euro, in aumento del 24,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
E’ così confermato, un andamento positivo, realizzato nonostante la difficile situazione economica in corso dovuta all’emergenza sanitaria, ma non solo all’emergenza sanitaria.
La raccolta complessiva da clientela (diretta e indiretta) è cresciuta rispetto a dicembre dello scorso anno superando i 5,5 miliardi di euro. L’aumento si riferisce principalmente alla raccolta diretta mentre la componente indiretta registra un lieve calo rispetto a dicembre 2019, dovuto principalmente al corso dei titoli.
Gli impieghi netti, considerando solo i finanziamenti verso la clientela, si attestano a 1.858,7 milioni di euro (1.842,0 milioni al 31 dicembre 2019, +0,91%), e confermano appieno il tradizionale sostegno al territorio, in particolare alle famiglie e alle PMI, rafforzato anzi a causa del periodo di difficoltà economica (+20% di mutui erogati nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).
La Banca, infatti, dall’inizio dell’emergenza sanitaria a fine luglio, ha concesso più di 300 milioni di finanziamenti, per oltre 4 mila pratiche. La buona qualità dell’attivo è confermata dalla bassa incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi alla clientela, in ulteriore calo rispetto a dicembre 2019 e pari allo 0,94%, così come dal grado di copertura dei crediti deteriorati, complessivamente pari al 52,17% e rispettivamente al 72,95% per le sofferenze e al 43,92% per le inadempienze probabili.
I principali dati economici evidenziano un andamento positivo del semestre e, a valle di rettifiche di valore per rischio di credito pari a 12,3 milioni di euro, il risultato netto della gestione finanziaria registra un incremento dell’8,92% rispetto al 30 giugno 2019.
La Banca presenta poi un CET 1 ancora in aumento (19,4%), riconfermando così la sua caratteristica solidità patrimoniale, con coefficienti che si posizionano su valori notevolmente superiori ai requisiti minimi regolamentari.
In ulteriore costante progresso il numero dei Soci (+2,94%) e il numero di conti correnti (+2,09%) rispetto al primo semestre 2019.