Come comunicato ad inizio anno, il 24 maggio ci sarà la migrazione di 26 filiali da Intesa Sanpaolo ( ex UBI) a Banca Popolare di Puglia e Basilicata. La migrazione vale Euro 8,9 milioni, di un ramo di azienda composto da oltre 800 milioni di raccolta diretta e oltre 600 milioni, ubicati nelle regioni limitrofe a quelle di insediamento storico della Banca.
L’acquisizione del ramo d’azienda risulta in linea con gli obiettivi di BPPB orientati alla crescita dimensionale, all’incremento della redditività e al miglioramento dell’asset quality, mantenendo al contempo una solida posizione patrimoniale.
Questi i potenziali benefici dell’operazione:
Questa operazione è senz’altro la più importante sotto il profilo della sostenibilità del business in un orizzonte temporale di medio periodo.
Ad oggi, gli effetti dell’integrazione possono essere solo stimati, in quanto l’efficacia dell’operazione è prevista, come già indicato, al 24 maggio p.v. e ad essa seguiranno alcune attività di aggiustamento prezzo e di consolidamento contabile ex IFRS3.
La progettualità definita per il prossimo biennio, quindi, è imperniata soprattutto sulla efficace integrazione del ramo di azienda delle filiali UBI e sul correlato sviluppo di ulteriori sinergie e benefici, sull’equilibrato utilizzo della dote patrimoniale connessa alla suddetta operazione, sull’avanzamento e finalizzazione delle iniziative avviate oppure identificate.
La concreta implementazione di quanto programmato consentirà alla Banca di traguardare importanti obiettivi in termini di redditività, solidità patrimoniale e qualità del credito.
da bilancio 2020