10 Novembre 2023

Banca Sistema: Bene Factoring e Credito su Pegno. Nuovo Piano Strategico nel 2024

Banca Sistema archivia i primi nove mesi del 2023 con un utile netto in calo a 11,3 milioni di euro dai 17,8 al terzo trimestre 2022. 

Il margine di interesse (50,2 mln; -23,3% a/a) ha risentito del maggior costo del funding solo in parte compensato dagli interessi attivi, incrementati soprattutto dalla business line del factoring (3.575 mln; +13%) – guidata dal segmento dei crediti commerciali (+26%) – registra impieghi in crescita a 1.729 mln (+3%).
Salgono, inoltre, gli impieghi del credito su pegno (117,3 mln; +13,2%): in forte aumento la redditività del settore (19,2%), più che proporzionale rispetto alla crescita del relativo funding.

In riferimento alla cessione del quinto, il Gruppo ha erogato Euro 132 mln. Al 30 settembre lo stock scende da 958 a 834 mln, dato influenzato dai 21,3 mln di cessioni avvenute nel trimestre. Il rapporto interessi attivi/crediti medi è del 2,8%, in leggero miglioramento rispetto al trend del primo (2,3%) e del secondo trimestre (2,6%) ma non ancora in grado di remunerare adeguatamente il costo della raccolta.

Alle commissioni nette (15,2 mln; +24%) contribuiscono le maggiori commissioni attive del credito su pegno e le minori passive della CQ. La raccolta retail, salita in 12 mesi da 2.308 a 2.529 mln, rappresenta il 66% di quella totale e il suo e l’incremento ha portato l’istituto guidata dal ceo Gianluca Garbi ad ottenere una liquidità estremamente solida. L’aumento costo medio, pari al 2,7% è dovuto al rialzo dei tassi, alla maggior competizione e al mix della raccolta che negli ultimi trimestri ha privilegiato forme tecniche di maggior durata e più stabili, specie nel segmento retail e comunque a costi inferiori degli equivalenti strumenti per durata del wholesale.

L’outlook sul 2024 prevede un ulteriore progressivo aumento del costo della raccolta, mentre le nuove erogazioni della divisione factoring, di Kruso Kapital (che ha appena lanciato la sua App)e del comparto CQ saranno in grado di riflettere il più elevato costo del funding a loro attribuito in un più elevato rendimento degli impieghi a bilancio. Lo stock di crediti CQ, a causa di una scadenza più elevata, continuerà ad essere negativamente impattato dal rendimento dei crediti originati negli anni precedenti, significativamente inferiori rispetto agli attuali tassi di mercato. Sebbene il business della cessione del V registri una minore incidenza dal fenomeno del prepayment dei portafogli e benefici di un rendimento più elevato legato ai crediti di nuova origination, la dimensione relativa del vecchio portafoglio è tale da far sì che almeno per tutto il 2023 il margine di interesse si attesti a valori negativi.

Il processo per la realizzazione del nuovo Piano Strategico, che verrà presentato alla comunità finanziaria nel corso del primo semestre 2024.

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