28 Gennaio 2025

A Banca del Fucino l’85% di CR Orvieto per 90 Mln, altri Acquisti in vista per il 1° Gruppo privato del Centro Sud

Per 90,4 milioni di euro Mediocredito centrale ha ceduto l’85,5% di Cassa di risparmio di Orvieto a Banca del Fucino, che diventa così il primo gruppo less significant a capitale privato del Centro Sud per prodotto bancario aggregato (oltre 10 miliardi).

Il 15% delle quote azionarie resta alla Fondazione Cro. Il prezzo è in linea con il patrimonio netto di 105 mln dell’istituto umbro, che aveva raccolto l’interesse anche di Banco Desio e CF+ e che – in attesa del prossimo bilancio d’esercizio – al 30 settembre 2024 contava un totale attivo di 1,6 mld di totale attivo e 1,3 di impieghi, per una raccolta da 1,7 mld con 60mila correntisti. Il player guidato da Francesco Maiolini reperirà i fondi necessari da un aumento di capitale da 75 mln, già sottoscritto dai soci.
Entro il primo semestre del 2025 arriveranno i vari ok Bankitalia, Bce e Antitrust all’operazione con cui Banca del Fucino prevede di ampliare la base clienti, rafforzare la rete e migliorare l’offerta di servizi bancari, consolidandosi in Umbria e Lazio grazie a contiguità geografica e complementarità di prodotti e clientela.

Il brand CR Orvieto non sparirà: l’istituto abruzzese vuole garantirne l’autonomia operativa e rafforzarne il posizionamento, valorizzando il brand e mantenendo sia i livelli occupazionali che il presidio strategico dei territori di riferimento, oltre che la storica sede nella cittadina ternana.
Insomma, ne ha fatta di strada l’ex banca dei Torlonia dal risanamento cominciato nel 2015 – quando aveva in pancia circa 300 mln di sofferenze – e culminato nel 2020 nell’integrazione con Igea Banca. Il processo di espansione è appena iniziato: Banca del Fucino sta infatti già guardando ad operazioni simili nelle aree geografiche della penisola in cui è assente.

Banca del Fucino insieme a Confidare, per agevolare l’accesso al Credito di micro e Pmi

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