Banca d’Alba celebra 130 anni di attività con l’utile netto in aumento a 80,5 milioni di euro e fondi proprio rafforzati a 560 milioni.
Nel corso del 2024 i volumi totali hanno raggiunto 12,4 mld, la raccolta 9,3 mld, gli impieghi 3,1 mld (+6,2% a/a), di cui oltre 322 milioni erogati nel periodo (+30%): un ritmo di crescita superiore del 50% rispetto alla media del decennio. In particolare, da gennaio a dicembre dell’anno scorso Banca d’Alba ha finanziato 100 mln di mutui prima casa rinegoziandone 2.800 negli ultimi due anni, per un totale di 460 mln. Quanto alla qualità degli attivi, l’Npl Ratio lordo passa in 12 mesi dal 3,5 al 3,1%.
I clienti salgono a 177mila. Presente in Piemonte e Liguria con 74 filiali, nel 2025 sono previste nuove aperture a Novara e Vercelli.
La relazione d’esercizio “completa un triennio di risultati economici straordinari – commenta il dg Enzo Cazzullo –, frutto della professionalità dei nostri 550 dipendenti“. Il presidente del comitato esecutivo, Pierpaolo Stra, parla di un “modello bancario basato sulla relazione diretta con i clienti e sulla profonda conoscenza del territorio, da seguire anche all’interno del gruppo Bcc Iccrea (che ha da poco esibito un bilancio altrettanto positivo, ndr)”.
Il presidente dell’istituto di credito, Tino Cornaglia, evidenzia il ruolo dei “nostri 5 centri medici fisioterapici in cui oltre 7.600 soci hanno usufruito di 68.600 visite e terapie gratuite“. Il prossimo 11 maggio l’assemblea degli azionisti rinnoverà le cariche del Cda, a quanto pare nel segno della continuità.
Banche: Triennio Record, Bancassurance contro il Calo del Margine nel 2025
