L’utile netto consolidato in crescita a 94 milioni di euro (+2,8% a/a) è il miglior risultato semestrale ordinario della storia di Banca Ifis, che ha comunicato oggi le performance finanziarie dei primi 6 mesi del 2024.
Il trend favorevole dei ricavi (374,5 mln, +7,5%) è sostenuto da attività commerciale, Npl e finanza proprietaria che hanno compensato l’aumento al 3,94% del costo della raccolta (11,2 miliardi, -5% rispetto a dicembre 2023), di cui è attesa tuttavia una stabilizzazione nei prossimi mesi. I debiti verso la clientela sono arrivati a rappresentare oltre il 60% del funding, spinti dalla raccolta retail (5,1 mld, +12,9%) in controtendenza sul dato totale.
Le commissioni nette ammontano a complessivi 46,9 mln – 3,4 mln in meno nei 12 mesi – ma quelle dell’area Corporate Banking & Lending crescono per 1,4 mln (+15,7%). I ricavi di questo settore (1,6 mln, +0,9%) riflettono il dinamismo del network distributivo, a fronte della minore domanda di credito dovuta al più alto costo del denaro, e consentono al Gruppo di ribadire l’intenzione di lasciare il costo medio del finanziamento sotto al 4%.
Al 30 giugno scorso il totale dei crediti alla clientela è stabile a 10,4 mld e il costo del credito si riduce a 15,8 mln, a conferma della positiva dinamica della qualità dell’attivo già emersa nella precedete relazione trimestrale. I coefficienti patrimoniali, infine, confermano la forte solidità dell’istituto.
L’amministratore delegato Frederik Geertman conferma “con fiducia la guidance di utile per l’esercizio pari a 160 mln” e la “piena realizzazione dei target del Piano Industriale, continuando a aiutare le Pmi nella transizione sostenibile, con i nostri prodotti e servizi e la competenza distintiva delle nostre persone. Factoring (90,3 mln, +4,2%) e leasing (30,8 mln, invariato) hanno ottenuto tassi di crescita superiori ai mercati di riferimento, grazie a un efficace lavoro della nostra rete. Anche il business Npl (23,8 mln, +17,4%) si conferma solido e beneficia del contributo dell’acquisizione di Revalea. Da inizio anno, inoltre, abbiamo avviato una serie di azioni per ridurre l’impatto di una possibile riduzione dei tassi di interesse – spiega l’AD –: la duration del portafoglio titoli di proprietà è stata aumentata e la percentuale delle nuove erogazioni leasing a tasso fisso è stata quasi raddoppiata a circa l’80% rispetto all’ultimo semestre 2023“.
Banca Ifis ristruttura Cartolarizzazione di crediti Factoring per 1,15 miliardi
