Tutta in positivo la relazione semestrale di Banca Valsabbina, che chiude i primi 6 mesi del 2023 con: utile netto a 29,3 milioni di euro (+61,1% sul semestre 2022); margine d’interesse a 73,9 mln (+17,3%); margine di intermediazione a 117 mln (+16,6%); commissioni nette a 33,8 mln (+28,3%).
Non basta: la raccolta diretta raggiunge 4.850 mln (+5,1% a fronte di una contrazione di oltre il 2% osservata a livello nazionale); quella indiretta 2.894 mln (+12,5% con un +7% di quota da fondi comuni e polizze assicurative); gli impieghi alla clientela 3.934 mln (+1,5% rispetto ai dati di sistema che segnalano invece una riduzione generale dello stock di prestiti).
Si conferma quindi il sostegno al territorio, con quasi 2.400 finanziamenti erogati da gennaio a giugno per circa 340 mln, di cui:
174 mln rappresentati da mutui alle Pmi assistiti da garanzia Mcc o Sace; 8
5 mln da mutui ipotecari alle famiglie;
25 mln da prestiti al consumo in partnership con Cofidis;
1,8 mln da cessione del quinto dello stipendio/pensione in collaborazione con la partecipata Vivibanca.
Concluse, inoltre, operazioni di leasing per circa 43 mln. Crescono solidità patrimoniale, soci e organico aziendale. L’unica voce in calo, ed è un bene, sono i crediti deteriorati lordi: da 199 a 179 mln.
Numeri che “confermano l’efficacia del modello di business adottato – afferma il presidente Renato Barbieri – che integra l’offerta tradizionale bancaria con una serie di servizi innovativi e complementari, sempre più a 360 gradi. I continui cambiamenti di scenario e di aspettative sono stati ben fronteggiati puntando su diversificazione delle fonti di ricavo, presidio dei rischi e un modello che coniuga la tradizione che contraddistingue l’istituto con l’evoluzione richiesta dal mercato. Abbiamo allo studio ulteriori iniziative – conclude – per conseguire, pur in un contesto che permane influenzato da eventi esogeni, la necessaria profittabilità richiesta dagli stakeholder, puntando al contempo alla continuità di risultati e alla miglior soddisfazione delle esigenze del territorio“.
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