Banca Valsabbina archivia un 2023 di grande crescita: l’utile netto tocca 50,1 milioni di euro (+21% annuo), il margine d’interesse 153,2 milioni (+8%), quello di intermediazione 243 mln (+14%), le commissioni 60,5 mln (+10%) per un Roe oltre il 13%.
Al 31 dicembre la raccolta diretta raggiunge 5.234 mln (+6,7%), grazie soprattutto a time deposit e prestiti obbligazionari; quella indiretta 3.126 mln (+13,9%), con l’importante contributo del risparmio gestito: la raccolta totale ammonta quindi a 8.361 mln (+9,3%), a valere su una rete commerciale che ad oggi conta 71 filiali in 5 regioni. L’ultima è stata inaugurata a gennaio a Pavia. E’ in corso un piano di espansione della rete territoriale che entro il 2025 punta a incrementare a 75 il numero di filiali, con l’obiettivo di incrementare ancora i 2 miliardi di masse attualmente amministrate e servire nuovi territori.
Gli impieghi a clientela sono pari a 3.778 mln, in calo del 3% rispetto all’esercizio 2022 ma – nonostante il rallentamento generalizzato dell’economia la minor domanda di prestiti – l’anno scorso l’istituto ha erogato circa 4.400 finanziamenti per complessivi 686 mln, di cui 350 mln di mutui a imprese assistiti da garanzie statali e 170 di mutui ipotecari a privati per acquistare casa.
Sul fronte del credito al consumo è atteso il completamento dell’integrazione nel gruppo della fintech Prestiamoci specializzata nei prestiti personali (già 400 concessi in pochi mesi), e di Integrae sim specializzata nella consulenza alle imprese che intendono raccogliere risorse in modo “complementare” al tradizionale canale bancario (aumenti di capitale, quotazioni, minibond…): un mercato a cui mira anche il recente ingresso in Anthilia Capital Partners. Le due realtà insieme porteranno l’organico complessivo di Gruppo a circa 900 dipendenti a fine 2024.
In ulteriore diminuzione lo stock di deteriorati lordi e netti, rispettivamente a 184 e 94 mln, ottenuta sia nell’ambito della gestione interna del credito che tramite operazioni di cessione di NPL. Il patrimonio netto è pari a 450 mln (+16%) e i coefficienti patrimoniali risultano superiori ai requisiti di vigilanza.
“Il risultato netto, in progressiva e continua crescita, conferma l’efficacia delle strategie di sviluppo adottate negli ultimi anni – dichiara il presidente Renato Barbieri -. Dati, indici e iniziative delineano una banca indipendente e sana, che sta crescendo sia per linee interne che esterne. Stiamo ampliando il nostro perimetro di attività nell’ambito di un programma di investimenti e di sviluppo – annuncia –, contando su indicatori in progresso e una base patrimoniale sempre più solida“.
