Gilberto Cesandri è il nuovo direttore generale della BCC di Roma. Vicedirettore Generale dell’istituto capitolino dal 2020, Cesandri è stato in precedenza dg della Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino e con tale ruolo venne premiato al Future Bancassurance Awards 2017 (nella foto il momento della premiazione) “per le performance di sviluppo nelle assicurazioni“.
“Gli ottimi risultati che Cesandri ha raggiunto negli anni passati presso la Cassa dell’Agro Pontino parlano chiaro – ha detto infatti il presidente di BCC Roma, Maurizio Longhi -, sono certo che saprà dare continuità al lavoro eccellente svolto da Roberto Gandolfo”, che ha lasciato per sopraggiunti limiti di età. “È per me un grande onore prendere le redini di una banca che storicamente ha conosciuto una crescita armonica e costante” le prime parole del neo dg, sottolineando come l’obiettivo del suo mandato sia quello di “confermare e, laddove possibile, migliorare gli ottimi risultati, rafforzando ed ampliando la presenza sui territori di riferimento: Lazio, Abruzzo, Veneto e Molise”.
Una nomina che ha dato dunque ragione anche all’analisi Business Intelligence condotta da EMFgroup, che definì l’Award assegnato a Cesandri 6 anni fa, e che arriva proprio nel momento in cui l’assemblea generale dei soci ha approvato il Bilancio 2022 e reso noti i dati del primo trimestre 2023, con numeri ancora una volta positivi: nei primi 3 mesi dell’anno l’utile netto d’esercizio risulta pari a euro 34 milioni (+36,1% annuo); gli impieghi superano i 10 miliardi (+4,1%); aumentano anche raccolta allargata (+0,8%) e indiretta (+15%). I fondi propri hanno raggiunto l’importo di 865 milioni, mentre il CET1 ed il Total Capital Ratio toccano rispettivamente il 18,3% e del 19,4%, largamente superiori ai requisiti prudenziali minimi richiesti dalla Vigilanza. Buone anche le cifre relative ai crediti deteriorati lordi, la cui incidenza sul totale degli impieghi si attesta al 4,8% in riduzione rispetto al 6,3% di marzo 2022.