Il CdA di Iccrea Banca ha comunicato ieri di aver ricevuto l’autorizzazione della Bce alla fusione di BCC Verona e Vicenza e di Banca Patavina.
Due realtà con una forte tradizione mutualistica a livello locale si uniscono in un terzo soggetto, più forte. La BCC che sorgerà dal percorso – terza in Italia per sportelli, 92; quarta per attivo, 6,49 miliardi; sesta per soci, 29mila – sarà tra le maggiori del Gruppo Bcc Iccrea e dovrebbe chiamarsi “Veneta”: abbraccerà le province di Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Treviso, Rovigo , Trento e Mantova. Potrà contare su oltre 700 collaboratori e un prodotto bancario lordo di oltre 9 miliardi di euro; la raccolta diretta arriva a 4,1 mld, mentre gli impieghi a clientela ammontano a 3 mld.
Per Giuseppe Maino, presidente gruppo Bcc Iccrea, il nuovo istituto di credito cooperativo “saprà esprimere una forte connotazione competitiva e profonde qualità di servizio e supporto per le necessità che esprime un territorio particolarmente esigente sia sul fronte delle attenzioni alle Pmi che ai bisogni dei singoli e delle famiglie“. L’operazione “conferma il grande valore di questo percorso strategico, che con il benestare dei soci darà vita alla più grande Bcc in regione” aggiunge Flavio Piva, presidente di Bcc Verona e Vicenza, alla terza aggregazione in 3 anni. La sede legale sarà a Fara Vicentino, quella amministrativa a Padova, l’hub a Vicenza. L’ultima parola spetta ovviamente ai soci, che si riuniranno in doppia assemblea straordinaria il prossimo 2 dicembre, con operatività prevista dall’1 gennaio 2024.
