Banca di Credito Popolare chiude il primo semestre 2024 con un utile netto di 4 milioni dal rosso di 874mila euro dello stesso periodo dell’anno scorso.
Rispetto a fine 2023, la raccolta diretta si mantiene stabile a 2,54 miliardi e la raccolta indiretta cresce del 6,7%, grazie soprattutto a quella amministrata, portandosi a 881 mln: nel complesso le masse intermediate restano invariate a 5,1 mld.
I prestiti netti alla clientela sono pari a 1,68 mld, -2,4% rispetto al dato con cui è stato chiuso l’esercizio al 31 dicembre. Stabile con i valori dell’esercizio chiuso al 31 dicembre anche la qualità dell’attivo, testimoniata dalla tenuta degli indicatori di rischiosità e dal miglioramento dell’indice di copertura complessivo dei crediti deteriorati al 37,78%, mentre il patrimonio netto arriva a sfiorare i 171 mln.
Interessi attivi e proventi assimilati ammontano a 61 mln (+19,6% a/a), trainati principalmente dalla favorevole dinamica dei tassi; gli indicatori di solidità patrimoniale risultano in linea con il requisito minimo e il profilo di liquidità elevato. Risultati che “dimostrano l’impegno con cui ci stiamo dedicando al rilancio della banca” secondo il presidente Mauro Ascione.
Contestualmente il CdA ha approvato anche le nuove linee guida del Piano industriale 2025-2028 che sarà definito entro l’anno, sostenuto da un programma di rafforzamento patrimoniale in via di elaborazione. Le direttrici strategiche sono 4:
1) sostenere la crescita degli impieghi e sviluppare i ricavi da servizi.
2) incrementare l’efficacia commerciale attraverso revisione del modello di servizio, introduzione di nuove figure specialistiche, focalizzazione sui segmenti small business e Pmi e – lato retail – rafforzamento dei comparti risparmio gestito e bancassicurazione (sia ramo Vita che Protection).
Nei prossimi mesi Verrà rivista inoltre l’articolazione della rete territoriale, aumentando la presenza nell’area di Napoli e in Costiera.
3) migliorare l’efficienza gestionale tramite revisione dei processi e razionalizzazione delle voci di spesa.
4) ottimizzare allocazione del capitale e gestione della liquidità, concentrando l’attività nelle tipiche aree di business.
Il focus resterà coerente con la mission territoriale: verrà sviluppato un sistema di segmentazione e specializzazione per soluzioni custom made, attente alle specifiche esigenze di ogni singola impresa, e semplificato il processo di erogazione per rendere più facile e rapido l’accesso al credito, anche grazie a gestori specializzati.
Fondata nel 1888 a Torre del Greco, BCP si configura come realtà bancaria commerciale autonoma: dal 2005 ha assunto la forma di società cooperativa per azioni e ad oggi conta oltre 5.700 soci e 110.000 clienti, serviti da circa 550 dipendenti distribuiti in 64 filiali attive in Campania e 2 nel Lazio.
Al momento, l’istituto guidato da gennaio da Mario Crosta è ancora temporaneamente affiancato dai commissari di Bankitalia. “Resta molto lavoro da fare – afferma il direttore generale -, stiamo definendo gli investimenti e il fabbisogno di capitale necessari per un rilancio duraturo che richiede diverse fasi in ottica di crescita futura” ma gli obiettivi delineati dal nuovo Piano “guideranno il nostro operato già nei mesi a venire: guardiamo con fiducia al futuro, in particolare per quanto riguarda la ripresa degli impieghi”.
Banca di Credito Popolare, commissari di Bankitalia al lavoro “per ripristinare una sana Gestione”