Banca di Credito Popolare chiude il 2024 con un utile netto di 4,68 milioni di euro, a fronte della perdita di 16,5 mln registrata nell’esercizio 2023.
In scia alla relazione al terzo trimestre, i ricavi tipici superano i 100 mln: il margine di interesse sale del 2,3%, quello da servizi (al netto di 2,1 mln di costi legati al salvataggio di Eurovita) cifra 41 mln.
L’attività caratteristica dell’istituto di Torre del Greco registra una tenuta delle masse intermediate (5,2 miliardi, -0,4% a/a) e una lieve crescita della raccolta totale, che si attesta a 3,4 mld.
Sostanzialmente stabile anche il totale dei prestiti lordi alla clientela: 1,8 mld (-1,4%) di cui 1,6 in bonis, in linea con l’anno precedente, e 143,7 mln di esposizioni deteriorate (-12,1%). Gli NPE ratio lordo e netto calano quindi rispettivamente all’8,1%, e al 4,99% mentre il tasso di copertura dei deteriorati aumenta al 41%. Sia gli indicatori di liquidità che di solidità patrimoniale risultano superiori ai minimi regolamentari; il cost/income migliora al 75,4%.
Ad oggi la banca conta oggi oltre 530 dipendenti, 5.700 soci e 110.000 clienti serviti da una rete di 56 filiali, distribuite in 5 aree territoriali tra Campania e Lazio.
“Prosegue il percorso di rafforzamento patrimoniale – afferma il presidente BCP, Mauro Ascione –, finalizzato a sostenere lo sviluppo del business in un’ottica stand alone“.
“Guardiamo al 2025 con fiducia – aggiunge il direttore generale, Mario Crosta – grazie a un portafoglio di prodotti e servizi in linea con le nuove esigenze del territorio“.
Tra queste, la polizza anti calamità naturali – resa obbligatoria dal governo – PMIcatastrofali@BCP, lanciata la settimana scorsa e distribuita in sinergia con Net Insurance.
BCP, più Bancassicurazione nel Piano 2025-2028: 4 direttrici di Sviluppo
