Il 2024 di Bibanca si chiude con un utile netto di 65,2 milioni di euro (+13,4% a/a).
L’erogato complessivo di prestiti personali, cessioni del quinto e prodotti revolving è pari a 1.625 mln (+22,4% rispetto alla chiusura d’esercizio 2023). a dicembre 2023 (€1.328 mln). Lo stock di impieghi netti tocca i 3,9 mld (+14,7%).
“È un trend di crescita che prosegue ininterrotto da 16 trimestri – esulta il direttore generale Diego Rossi – in un quadro di attento presidio dei costi e del rischio di credito, che quest’anno abbiamo volontariamente deciso di proteggere ulteriormente aumentando le coperture“.
Le rettifiche nette sui crediti per 31,3 milioni (+163,1%) sono frutto, tra l’altro, di riclassificazioni sul portafoglio in default, in particolare sui prestiti personali: come risultato, il costo del credito a dicembre risulta dello 0,80%. L’incidenza dei deteriorati si attesta, invece, all’1,14%. in aumento rispetto allo 0,35% del 2023. I costi (68,2 mln) aumentano in un anno di poco più di 10 mln, a causa del sostegno alle iniziative di business.
Venendo alle altre voci di bilancio, salgono margine di interesse (135,3 mln, +25,2%), di intermediazione (198,2 mln, +26,8%) e commissioni (62,8 mln, +30,4%). Il Cost Income Ratio conferma il trend storico di riduzione (32,9%), mentre il ROE sale al 16,5%. Il patrimonio netto, infine, cresce a 393,9 mln.
“Dopo il trasferimento delle attività di monetica alla capogruppo, completato a inizio anno, Bibanca si focalizza ora su Consumer Finance – aggiunge Rossi – all’interno di un percorso di ampliamento e innovazione dei servizi a catalogo, accompagnato da una crescita delle quote di mercato particolarmente significativa nelle cessioni del quinto. Guardiamo al futuro con fiducia – conclude –, impegnati a fornire il nostro contributo al nuovo Piano industriale del Gruppo BPER al 2027“.
Bibanca rilascia “QuiQ”, per la Digitalizzazione end-to-end della CQP