Al 31 dicembre 2024, l’utile netto consolidato di BPER è pari a 1.406,9 milioni di euro, +4,1% rispetto alla chiusura d’esercizio 2023.
Il Gruppo “ha continuato a crescere trimestre dopo trimestre – afferma l’AD Gianni Franco Papa – grazie alla buona tenuta del margine di interesse (3.376,9 mln, +3,9%) e agli ottimi risultati delle commissioni (2.058,4 mln, +4,5%), in particolare nel risparmio gestito e nella bancassurance“.
In dettaglio, le commissioni del comparto assicurativo nel ramo danni e protezione sono pari a 128,2 mln (+29,6%) mentre quelle dell’attività bancaria tradizionale ammontano a 1.089,3 mln (+0,4%); le commissioni di performance relative all’ambito bancassurance danni e protezione cifrano 31,1 mln (+37,5%). Riguardo alla raccolta, il dato riferito alle polizze vita è pressoché stabile, a 21 miliardi.
“Allo stesso tempo – continua Papa –, abbiamo garantito un supporto concreto a famiglie e imprese con 17,4 mld di nuovi finanziamenti (su un totale di oltre 90 mld di crediti netti a clientela, +2,2%) mantenendo sempre una grande attenzione alla qualità del credito” confermata dagli Npe ratio al 2,4% e netto all’1,1%, tra i best in class del sistema. Il costo del credito cala a 36pb e il livello di copertura dei deteriorati sale al 54,3%.
Il profilo di capitale della banca resta elevato grazie alla generazione organica di capitale, mentre la posizione di liquidità presenta indici regolamentari ben oltre le soglie minime: un bilancio brillante dunque, su cui far leva per realizzare il Piano industriale al 2027, che risultava ben avviato già nella relazione al terzo trimestre 2024.