Il primo semestre 2023 di Cassa Centrale conferma la traiettoria di crescita del Gruppo, in particolare sul fronte della raccolta che al 30 giugno 2023 ha raggiunto una quota complessiva di € 105 miliardi, 3 in più da fine 2022, con quella indiretta (€ 41 mld, +5 in sei mesi) che ha più che compensato il calo della diretta (€ 64 mld, -1,7).
A crescere è il risparmio amministrato ma anche il gestito ha evidenziato interessanti tassi di sviluppo in tutti i comparti, inclusa la Bancassurance. Stabili i prestiti alla clientela: la domanda di nuovo credito ha sostanzialmente pareggiato i rimborsi delle esposizioni in essere da parte dei clienti con liquidità disponibile e il portafoglio impieghi si è attestato sui valori dello scorso dicembre, pari a € 50 mld. La qualità dell’erogato si conferma in costante miglioramento con l’NPL ratio netto sceso allo 0,9%, una delle percentuali più basse del sistema bancario italiano.
Per il presidente Giorgio Fracalossi la relazione ribadisce “la capacità del Gruppo Bancario Cooperativo di generare valore: tramite le nostre banche, lavoriamo ogni giorno a fianco di soci e clienti per sostenere l’economia dei nostri territori e realizzare insieme un percorso di crescita sostenibile“.
A livello di conto economico, l’utile netto consolidato si attesta a € 587 mln (+32%). Aumentano margine di intermediazione (+8% annuo a € 1.458 milioni) e costi operativi (+9% a € 846 mln), che includono maggiori spese per importanti investimenti in IT connessi all’attuazione del Piano Strategico al 2026. Il totale attivo scende a € 91 mld riflettendo le politiche di riduzione della leva finanziaria previste ancora dal Piano. Si rafforza infine la solidità patrimoniale, con gli indicatori CET1 e Total Capital Ratio phased-in pari entrambi al 23,8% grazie all’effetto combinato di aumento della redditività e diminuzione dei RWA.
“I risultati di oggi nascono dalla serietà del lavoro svolto in questi anni dalle persone del Gruppo – commenta l’amministratore delegato Sandro Bolognesi -, semestre dopo semestre si rafforza la consapevolezza di disporre di un patrimonio solido, un business model resiliente e una qualità dell’attivo ai migliori livelli: asset fondamentali per attuare le linee strategiche che ci siamo dati nel Piano e raggiungere nuovi traguardi di sviluppo a vantaggio dell’economia del Paese“.