10 Aprile 2025

Cherry Bank: 2,8 mld di Impieghi nel 2024 (+34%), via al nuovo Assetto organizzativo

Nel 2024 Cherry Bank ha realizzato un utile – al netto di poste non ricorrenti legate all’integrazione con Banca delle 3 Venezie e Popolare Valconca, acquisite e fuse negli esercizi precedenti – pari a 41 milioni di euro,+17,1% rispetto alla chiusura di bilancio 2023.

Al 31 dicembre 2024, tutti gli indicatori patrimoniali risultano in crescita, a partire dal totale attivo che supera i 4,4 miliardi spinto da un incremento significativo dei crediti verso clientela (2,8 mld, +34,3% a/a). Aumenta anche la raccolta da clientela (3,1 mld, +21,9%), favorita dalla distribuzione tramite canali digitali. Il CET1 ratio sale nel periodo dal 15,03 al 16,46%; il TCR dal 16,15 al 17,44%; il l ROE si attesta al 16,75%, con i fondi propri che salgono a 178,1 mln (+23,8%). La relazione evidenzia, in particolare, la brillante performance del margine di intermediazione (182,6 mln, +86,4%).
Il Piano strategico 2o25-27 traccia un’evoluzione verso un modello bancario full-service e “ci vede impegnati nella costruzione di un polo moderno, resiliente e sostenibile, capace di rispondere con efficacia a famiglie e imprese” commenta il Ceo, Giovanni Bossi.

I costi operativi (123,6 mln) riflettono l’allargamento del perimetro dell’istituto, l’integrazione informatica con BPV e l’adeguamento organizzativo: a metà febbraio è stato infatti completato l’annunciato cambiamento dell’assetto strutturale, con la creazione di 3 nuove business unit:
– Relationship Bank: volta a rafforzare la presenza sul territorio e la relazione diretta con i clienti attraverso una rete di filiali e servizi su misura, valorizzando consulenza e assistenza finanziaria integrate.
– Corporate & Investment Bank: dedicata alla finanza strutturata a supporto delle aziende, con un focus specifico sulle tematiche Esg.
– Factoring: incentrata sullo sviluppo delle attività commerciali a supporto del capitale circolante delle piccole imprese.

L’obiettivo è coniugare prossimità e specializzazione, tradizione e innovazione, per affiancare i clienti nelle sfide che li attendono e creare valore attraverso persone, competenze e soluzioni concrete. Il player intende passare da una dimensione multispecialistica ad una universale, guardando soprattutto al retail per sfruttare la leva di una raccolta a costi più moderati.
Questa diversificazione – ha detto Bossi – consente di operare con una visione integrata delle dinamiche economiche, offrendo un mix di servizi retail, corporate e di private banking. Siamo convinti che il credito, quando gestito con visione e professionalità, non sia solo una risorsa finanziaria, ma un motore di crescita sostenibile per il sistema economico e le comunità che lo compongono“. Sul fronte della crescita per linee esterne, il Ceo non esclude ulteriori aggregazioni nei prossimi anni.

Cherry Bank primo socio di Banca Macerata, a Fondazione CRT il 6% di Banca Asti

 

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