Doppio ingresso, in questi giorni, nelle compagini azionarie di istituti di credito territoriali: Cherry Bank ha acquisito per oltre 4,35 milioni di euro il 9,6% di Banca di Macerata, diventandone primo socio; mentre Fondazione CRT è entrata per 10,9 mln nel capitale di Banca di Asti, con una partecipazione del 6%.
La prima operazione s’inserisce nel programma di ampliamento dell’operatività del gruppo guidato dall’amministratore delegato Giovanni Bossi, tramite accordi commerciali con realtà a forte radicamento locale, volti a realizzare sinergie sull’offerta: quest’ultima è in linea con la gamma di soluzioni per famiglie e imprese già presente in Banca Macerata e avviata da Cherry nella contigua regione romagnola e nell’area di Pesaro, grazie alla fusione di Popolare Valconca perfezionata 4 mesi fa (decisiva nell’eccezionale esercizio 2023).
Banca Macerata ha chiuso il bilancio con 26,5 mln di impieghi alla clientela (+8,9% annuo) e un utile netto di 2,1 mln: “Una realtà stabilmente profittevole – dichiara Bossi -, vogliamo collaborare nel pieno rispetto delle rispettive autonomie e in coerenza con le linee guida tracciate a sostegno della nostra desiderata espansione“.
La seconda operazione mira a a sostenere lo sviluppo strategico/industriale di lungo termine di Banca Asti come uno dei principali istituti di prossimità per Piemonte e Nord Italia. “L’istituto astigiano potrà diventare un esempio concreto di banca capillarmente diffusa sui territori – commenta il presidente di Fondazione CRT, Fabrizio Palenzona -, ma anche polo per l’attrazione di investimenti di caratura europea al servizio delle famiglie e delle troppo spesso dimenticate piccole e piccolissime aziende“. Per il presidente di Banca di Asti Giorgio Galvagno, e l’AD Carlo Mario Demartini, l’ingresso di CRT tra le Fondazioni socie “rafforza la stabilità e la visione di lungo termine della governance“.
I patti parasociali in essere tra le Fondazioni CR Asti, CR Biella e CR Vercelli si rinnoveranno automaticamente per altri 5 anni alla loro scadenza a dicembre. Banca di Asti si è impegnata a vendere in più tranche un ulteriore 4,23% di azioni, per complessivi 26 mln, che si prevede siano acquistate sul mercato nel contesto di un intervento di supporto in via straordinaria della liquidità del titolo.
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