Commerzbank è aperta a discussioni su una potenziale integrazione con Unicredit. Lo riferisce il Financial Times, dopo che stamani la banca italiano ha annunciato di aver rilevato il 9% di quella tedesca: il 4,49% “nell’ambito di un’offerta di accelerated book building condotta per conto della Repubblica Federale di Germania, in linea con l’intenzione di quest’ultima di ridurre la propria partecipazione“, per un esborso di 702 milioni di euro; mentre “il resto è stato acquistato mediante operazioni sul mercato” si legge nel comunicato dell’istituto di credito guidato da Andrea Orcel.
Lo stesso amministratore delegato aveva annunciato, a chiusura dell’esercizio 2023, che i progetti di espansione del gruppo non si sarebbero fermati alle recenti acquisizioni in Romania e Grecia: ed eccolo tornare a guardare alla Germania, esprimendo “il proprio supporto agli attuali consigli di gestione e sorveglianza di Commerzbank” che ne hanno migliorato le performance e con cui da oggi “esplorerà opportunità di creazione di valore per gli stakeholder” di entrambi i player.
Non solo, “se e quando necessario, presenterà alle autorità competenti le istanze autorizzative per poter superare la soglia di partecipazione del 9,9%” nel capitale sociale.
L’operazione, continua la nota, “ha un impatto sul Cet 1 ratio di UniCredit pari a circa 15 punti base, non influirà sulla politica di distribuzione esistente” ed è “coerente con la strategia” di esecuzione del Piano industriale UniCredit Unlocked.
“Commerzbank ha dimostrato di essere di nuovo saldamente in piedi con le proprie gambe – fa sapere l’Agenzia finanziaria tedesca -, e questa prima vendita parziale preannuncia il completamento della stabilizzazione e quindi l’uscita del governo“, ancora primo azionista con il 12% delle quote.
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