Gruppo Cassa di Risparmio di Asti chiude il primo semestre 2024 con un balzo dell’utile netto consolidato a 25,4 milioni di euro (+39,6% a/a).
Salgono margine di interesse (154,68 mln +16,93%) e di intermediazione (191,2 mln, +14,87%): quest’ultimo comprende le commissioni nette bancarie (66,2 mln, -2,46%) e il risultato netto delle attività e passività finanziarie in cui confluiscono – tra l’altro – gli utili da cessione a terzi dei crediti della controllata Pitagora, pari a 30 mln. Da sottolineare la dinamicità della finanziaria specializzata in cessione del quinto che, in questa prima metà dell’anno, ha incrementato il volume di finanziamenti erogati/acquistati (465,6 mln, +3,31%), rinnovando inoltre la partnership con BPPB e suscitando l’interesse di BCC Iccrea ad aumentarvi la propria quota.
La raccolta totale ammonta a 18,4 miliardi (+2,4% rispetto al bilancio d’esercizio 2023) di cui 10,3 mld diretta (-0,9%) e 8,13 indiretta (+6,85%), quest’ultima spinta in particolare da risparmio gestito e amministrato.
Stabili i crediti verso clientela, interamente rappresentati da impieghi economici: 7,4 miliardi di euro, appena -0,19% rispetto al 31 dicembre (contro il -1,7% del sistema nello stesso periodo); le erogazioni del periodo superano comunque il miliardo.
Indicatori di liquidità e di coefficienti patrimoniali si attestano ampiamente oltre i limiti minimi regolamentari. In sintesi, le risultanze comprovano la validità del Piano industriale biennale in scadenza a fine anno: la relazione dell’istituto piemontese sottolinea i meriti di diversificazione delle fonti di ricavo, presidio dei rischi, strategia di gestione dei deteriorati, attenzione a efficienza operativa e progettualità nell’ottenimento degli ottimi risultati presentati.
CQPS, Positivo il primo Anno di Partnership di Pitagora con BdM Banca e CR Orvieto
