Credem chiude il 2024 con un utile netto consolidato di 620,1 milioni di euro (+10,3% a/a), dopo averne spesati 33 in contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà e altri 4 milioni per il Fondo di garanzia delle polizze vita.
Le commissioni nette ammontano a 737,2 mln (+10,0%): aumentano quelle da gestione ed intermediazione (+16,6%), calano da servizi bancari (-3,7%). Nella raccolta complessiva (122.298 mln, +9,2%) crescono la componente diretta da clientela (39.249 mln, +5,6%) e quella assicurativa (9.396 mln, +15%); bene i premi legati a garanzie di protezione vita e danni (88 mln, +5%). Gli impieghi a clientela salgono a 36.363 mln (+1,8%). In dettaglio, i mutui casa alle famiglie registrano nuove erogazioni per 1.573 mln (-11,6%) con consistenze pari a 11.094 mln (+4,6%). In calo ogni genere di credito problematico, lordo e netto.
La rete di 409 filiali retail, 46 centri aziende e 536 consulenti finanziari ha registrato un tasso di acquisizione del 8,6% – conquistando circa 108 mila nuovi clienti, di cui 29 mila tramite canali digitali – ed ha totalizzato 58,5 miliardi di euro di raccolta (+6,9%) e 26,7 mld di prestiti (+0,6% a/a). In particolate, i consulenti hanno consuntivato 9,8 mld di raccolta (+12,2%) e 783 mln di prestiti (-2,1% a/a), reclutando 45 nuovi professionisti.
Il comparto wealth management – a cui afferiscono tra le altre Credemvita e Credemassicurazioni – ha generato in complesso utili per oltre 140 mln (+32%): 24,5 mld, pari a oltre il 55% della raccolta gestita e assicurativa del Gruppo, è promosso dalle società che fanno parte dell’area. Lato sostenibilità, sono stati raggiunti circa 14,5 mld di masse complessive relative a prodotti e servizi assicurativi Esg (+63%). Proseguono le collaborazioni con asset manager internazionali, per rafforzare gli aspetti formativi e comunicativi verso le reti distributive e la clientela, e per lo sviluppo della gamma di offerta.
Un lungo capitolo a parte merita poi l’innovazione e trasformazione tecnologica del player, con una forte accelerazione anche sull’Intelligenza artificiale. Un dato su tutti: sono state oltre 90 mln le operazioni realizzate al 31 dicembre scorso dai clienti attraverso i canali a distanza (96% del totale) ed oltre 800mila le interazioni virtuali tramite mail, chatbot, voicebot e altri strumenti digitali.
Il dg Angelo Campani parla di “anno straordinario”: “Possiamo beneficiare di un solido posizionamento competitivo – dice – grazie al modello di offerta, che ci garantisce ricavi diversificati anche in uno scenario di riduzione dei tassi“. L’outlook 2025 è positivo proprio alla luce di un business model completo e diversificato con reti specializzate, fabbriche prodotto e sinergie interne.
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