Crédit Agricole Italia archivia l’esercizio 2024 con un risultato netto aggregato di 1,556 miliardi di euro (+19% a/a) e un utile consolidato di 808 milioni (+14% a/a).
L’attività commerciale continua a essere dinamica, con un totale di finanziamenti all’economia pari a 102 mld: i prestiti alle imprese in particolare – più sofferenti del retail a livello di sistema – confermano la controtendenza già emersa nella relazione al terzo trimestre, crescendo del 21% con oltre 1,2 mld erogati a supporto della transizione energetica. Anche i mutui casa crescono dell’8%, con un significativo apporto della quota di immobili ad elevata efficienza energetica.
Prosegue in generale lo sviluppo degli impieghi netti (+2,5%) sostenuto dai segmenti residenziale (+4%) e Banca d’Impresa (+4,2%).
La raccolta complessiva si aggira sui 340 mld. Chiudono il bilancio: oneri sotto controllo, cost income in calo al 51,5%, costante riduzione degli indici Npe ratio lordo e netto (rispettivamente a 2,7% e 1,3%) e ulteriore rafforzamento del livello di copertura (53,7%).
Dunque un’ottima annata per il Gruppo bancario francese sul suo secondo mercato domestico, dov’è presente con circa 16.100 collaboratori, 6 milioni di clienti (190mila i nuovi acquisiti nell’anno, +7%) e diverse società attive tra factoring, leasing, wealth management, servizi finanziari specializzati (Agos, CA Auto Bank) e assicurazioni (CA Vita e Assicurazioni, CA Creditor Insurance).
Mutui, Sostenibilità dell’Offerta nel 2025 secondo Mediobanca Premier e Crédit Agricole