Crédit Agricole Italia ha chiuso il primo semestre del 2023 con un utile netto consolidato pari a Euro 405 milioni (+58% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).
I proventi del semestre sono superiori a Euro 1,5 miliardi, in aumento del +21% a/a trainati dal significativo apporto del margine di interesse (+47% a/a), con il risultato lordo dell’attività corrente che si attesta a Euro 763 milioni (+49% a/a2) e cost income al 50,2%.
La banca parla di un “significativo dinamismo commerciale”: nei primi sei mesi del 2023 acquisiti 84 mila nuovi clienti; collocati 3,6 miliardi di prodotti Wealth Management; incremento dei premi assicurativi danni (+14% a/a) ed erogazioni mutui residenziali in crescita nel secondo trimestre (+13% T2/T1), con quota di mercato sulla domanda in progressivo aumento.
In merito alla qualità del credito, ha segnalato flussi a default su livelli minimi, coperture in ulteriore aumento di 210bps rispetto a dicembre 2022, NPE ratio lordo e netto rispettivamente al 3,3% e 1,7%.
I finanziamenti verso clientela sono in ripresa in corso d’anno (+0,3% T2/T1), ma ancora in leggera flessione verso dicembre 2022 (-0,7% vs dic-22). In crescita il comparto Agri-Agro (+2,0% vs dic-22), che evidenzia una performance del +7,3% a/a.
Il risparmio gestito è sostanzialmente stabile rispetto alla fine del 2022 (-0,2% vs. dic-22), influenzato dalla maggior appetibilità dei prodotti con cedola. L’andamento è sintesi della crescita di fondi comuni e gestioni patrimoniali, controbilanciati dalla flessione della componente assicurativa. Evoluzione positiva della raccolta amministrata (+6,8% vs dic-22) che beneficia di rendimenti più profittevoli in un contesto di rialzo tassi.