Gli azionisti di Hong Kong del colosso del credito internazionale HSBC hanno ottenuto di mettere ai voti della prossima assemblea dei soci, il 5 maggio, la revisione della strategia e della struttura della banca, inclusa la separazione societaria delle attività occidentali da quelle asiatiche, perché queste “stanno sostenendo il business in Occidente, a detrimento del valore per gli azionisti globali“.
Già nel 2022 aveva chiesto lo stesso il gruppo assicurativo cinese Ping An, primo socio dell’istituto londinese con l’8% del capitale. L’alleanza finanziaria tra le due parti preoccupa il Ceo Noel Quinn, attualmente in tour in Asia per convincere gli investitori locali a restare uniti. Il loro contributo ai profitti pre-tasse di Hsbc è salito dal 64,8% del 2021 al 78,3% dell’anno scorso: redditività cui non segue una proporzionale allocazione del capitale, che al continente destina solo il 48%.