Nel primi sei mesi del 2023, Gruppo ING ha registrato un utile netto pari a Euro 2.155 milioni, grazie a una forte crescita dei ricavi e costo del rischio contenuto.
Nel secondo trimestre l’utile ante imposte aumenta in maniera significativa a Euro 3.035
milioni.
ING Italia ha continuato il percorso di sviluppo sia in ambito Retail, dove la banca si è rafforzata in particolare sul fronte mutui e investimenti, con uno sguardo sempre puntato alla customer experience e alla digitalizzazione sia nel ramo Wholesale Banking, che continua a sostenere l’economia e la transizione sostenibile del Paese.
Risultati di business
Nel Retail Banking sono 47.000 i nuovi clienti acquisiti da inizio anno, che portano il totale a 1.203.000 al 30 giugno.
Crescita a doppia cifra per Mutuo Arancio, il mutuo dal processo di richiesta 100% digitale, con il nuovo erogato pari a Euro 1,17 miliardi, per un incremento del 97% rispetto al primo semestre del 2022.
Con questi risultati, ING raggiunge una quota di mercato di circa il 10% in ambito mutui sul nuovo erogato.
In un periodo sfidante per chi ha un mutuo a tasso variabile, per aiutare i clienti a contenere l’aumento delle rate, oltre ad offrire la rinegoziazione stabilita dalla Legge di Bilancio, ING ha messo a disposizione anche l’opzione dell’allungamento della durata e il passaggio al tasso fisso rinegoziabile.
In ambito finanziamenti, bene anche Prestito Arancio, il prestito personale interamente digitale che si ottiene in soli 5 minuti, con Euro 85 milioni di nuovi prestiti (+15% vs primo semestre 2022).
In crescita anche le masse gestite e amministrate, che complessivamente hanno visto un aumento del 25% rispetto all’anno precedente (Euro 3,5 miliardi il totale al 30 giugno 2023).
Un primo semestre positivo anche per la divisione Wholesale Banking, che ha continuato a sostenere l’economia italiana e la transizione green del Paese attraverso 10 operazioni di sustainable finance, tra cui 6 green & sustainable loans e 1 finanziamento nel settore delle rinnovabili. Collocati anche 3 green e SDG-linked bonds.
Particolarmente degno di nota il coinvolgimento di ING Italia come Mandated Lead Arranger e Sole Green Advisor nel green loan di Euro 137 milioni per il rifinanziamento del complesso immobiliare Corso Como Place, detenuto dal fondo immobiliare Porta Nuova Bonnet e gestito da Coima SGR.
Il finanziamento, strutturato secondo i Green Loan Principles dalla Loan Market Association, è allineato ai principi di tassonomia fissati a livello europeo per investimenti Green.
Completa il quadro del business del primo semestre 2023 l’NPL ratio – che misura la qualità del portafoglio crediti – pari al 2,23%, tra i più bassi nel settore bancario italiano.
Leadership digitale ed evoluzione cashless
ING conferma l’obiettivo di essere tra le banche digitali leader in Italia e registra un incremento delle interazioni digitali – 53,3 milioni di operazioni, +6,2% vs il primo semestre 2022 – e un maggior utilizzo del mobile banking da parte dei clienti: 723.000 coloro che hanno fatto almeno un’operazione nel primo semestre, il 4,7% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Continua inoltre l’evoluzione della banca Retail verso il modello cashless, con una crescita importante nei pagamenti digitali, ovvero transazioni tramite carta di pagamento (+10,8% vs primo semestre 2022).
Rafforzamento delle reti di Financial Advisors e degli agenti in attività finanziaria
In espansione anche le reti di ING Italia. La rete di Financial Advisors, costituita principalmente da giovani “nativi digitali” formati da ING in collaborazione con SDA Bocconi, e quella di agenti in attività finanziaria, hanno chiuso il primo semestre complessivamente con 380 professionisti, 44 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Crescita staff
1.200 i dipendenti (FTEs) di ING Italia al 30 giugno 2023, 80 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Corporate Social Responsibility e competenze digitali
ING conferma infine il proprio impegno per rafforzare le competenze digitali nel nostro Paese. Attraverso il progetto Job Digital Lab, realizzato con Fondazione Mondo Digitale, sono state formate circa 8.000 persone (per un totale di 20.000 dal lancio del progetto nel 2020) con attività di alfabetizzazione digitale di base, percorsi pensati per le realtà territoriali e per lo sviluppo delle competenze femminili, con un occhio di riguardo per le giovani donne e il loro percorso in ambito STEM.