I risultati del primo semestre 2023 confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi grazie al modello di business ben diversificato e resiliente, con un utile netto trainato dagli interessi netti che ha raggiunto Euro 4,2 miliardi.
Il ceo Carlo Messina commenta: “I primi sei mesi del 2023 sono stati particolarmente positivi per Intesa Sanpaolo: abbiamo confermato la capacità di generare una redditività significativa e sostenibile con rilevante beneficio di tutti gli stakeholders; al contempo abbiamo lanciato isybank e Fideuram Direct, due iniziative qualificanti del nostro Piano d’Impresa che ci pongono all’avanguardia, in termini di offerta interamente digitale alla nostra clientela. Tutto ciò confermando la centralità del programma promosso dalla banca a favore della riduzione delle disuguaglianze nel paese“. “Il modello di business unico sviluppato negli anni dalla nostra banca ci consente di trarre benefici dal contesto attuale e, allo stesso tempo, garantirà resilienza e redditività nei futuri scenari di lungo termine“.
Al 30 giugno 2023, i finanziamenti verso la clientela sono pari a Euro 437 miliardi, in diminuzione del 2,1% rispetto al 31 dicembre 2022 e del 7,2% rispetto al 30 giugno 2022 (in diminuzione dell’ 1,4% rispetto al primo trimestre 2023 e del 4,2% rispetto al primo semestre 2022 considerando i volumi medi di periodo).
Le attività finanziarie della clientela risultano pari a Euro 1.252 miliardi, in crescita del 4% rispetto al 31 dicembre 2022.
Nell’ambito delle attività finanziarie della clientela, la raccolta diretta bancaria ammonta a 554 miliardi, in aumento dell’ 1,7% rispetto al 31 dicembre 2022 e dello 0,9% rispetto al 30 giugno 2022.
L’ammontare di risparmio gestito è pari a 438 miliardi, in aumento dell’ 1,8% rispetto al 31 dicembre 2022 e dello 0,3% rispetto al 30 giugno 2022; la nuova produzione vita nel primo semestre 2023 ammonta a 8,6 miliardi di euro.
La tecnologia è un ulteriore fattore chiave di successo, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa Euro 500 milioni, non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025:
-nuova piattaforma tecnologica nativa cloud (isytech), già disponibile per la clientela retail mass market con il recente lancio della banca digitale Isybank e in progressiva estensione al resto del Gruppo: circa 1,8 miliardi di investimenti IT già effettuati e oltre 1.200 specialisti IT già assunti, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 150 milioni, non previsti nel Piano di Impresa;
–nuovi canali digitali:
-completato con successo il lancio di Isybank, la banca digitale del Gruppo con un modello di business di cost/income inferiore al 30%, circa 5 milioni di clienti entro il 2025 (oltre 2,5 milioni entro il primo trimestre 2024) e circa 200 milioni di euro di apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo entro il 2025, non previsti nel Piano di Impresa;
-completato con successo il lancio di Fideuram Direct, la piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking, con circa 150.000 clienti nel 2025 (circa il 20% dell’attuale clientela di Fideuram);
-intelligenza artificiale, con circa 140 App e 300 specialisti nel 2025 e circa 100 milioni di euro di apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025, non previsti nel Piano di Impresa, senza considerare ulteriori benefici potenziali derivanti dall’adozione di soluzioni di Generative AI…