Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo trimestre del 2023 con un utile netto in crescita a Euro 1.956 milioni, da 1.076 milioni del quarto trimestre 2022 e 1.043 milioni del primo trimestre 2022.
Gli interessi netti sono pari a 3.254 milioni di euro, in aumento del 6,2% rispetto al quarto trimestre 2022 e del 66,3% rispetto al primo trimestre 2022.
Le commissioni nette sono pari a Euro 2.137 milioni, in diminuzione del 3,8% rispetto ai 2.222 milioni del quarto trimestre 2022.
La formula del Piano di Impresa 2022-2025 è confermata, con una prospettiva di chiaro e forte rialzo per l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025 derivante dall’aumento dei tassi di interesse.
Per il 2023 si prevede un significativo aumento del risultato della gestione operativa, derivante da una solida crescita dei ricavi trainati dagli interessi netti (interessi netti nel 2023 attesi pari a oltre Euro 13 miliardi) e da un continuo focus sul cost management, e un forte calo delle rettifiche di valore nette su crediti, con una conseguente crescita dell’utile netto a circa Euro 7 miliardi.
Inoltre, prevede una forte distribuzione di valore: payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa; eventuale ulteriore distribuzione da valutare anno per anno.
“Il lancio della nuova banca digitale Isybank, con quasi 400 specialisti, è previsto entro l’estate“. Lo annuncia Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, nel commentare i risultati al 31 marzo 2023. “Prosegue con decisione il rafforzamento delle competenze digitali dell’attività core della banca – aggiunge – Continuiamo ad investire sulle leve della crescita, in particolare nell’innovazione tecnologica”. Isybank è la nuova banca digitale del colosso italiano. Nel secondo anno di esecuzione, l‘attuazione del piano di impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo: tutte le principali iniziative industriali sono ben avviate“.
“I risultati positivi dei primi tre mesi dell’anno ci consentono di aumentare la previsione di utile netto del 2023 a 7 miliardi di euro“ e inoltre quest’anno potremo distribuire ai nostri azionisti 5,8 miliardi considerati: il dividendo di maggio, la seconda tranche del buy back, e l’acconto dividendo di novembre. Si tratta di risorse importanti, non solo per i nostri azionisti ma per l’economia del paese“.
Il Ceo di Intesa Sanpaolo affronta anche l’ipotesi di un aumento della tassazione sull’utile delle banche, in considerazione dei ricavi da margini di interesse in crescita, nell’attuale situazione di incremento dei tassi da parte della BCE. “Osserveremo con rispetto ogni decisione presa dal Governo – afferma – Allo stesso tempo auspichiamo che questi prelievi aggiuntivi, nel caso in cui nuove norme fiscali trovassero applicazione, vengano utilizzati per far fronte alla maggiore emergenza sociale del paese, quella della crescita delle disuguaglianze, adottando misure a favore di chi si trova in maggiore difficoltà“.
Con riguardo ai risultati, parla di un 2023 che si è aperto in maniera particolarmente positiva e di un business model che si è rivelato vincente grazie alla sua diversificazione e resilienza, alla capacità di migliorare in maniera significativa la qualità del credito e di gestire con flessibilità ed efficienza i costi operativi, incrementando progressivamente una patrimonializzazione ben superiore ai livelli richiesti.
“Il modello unico sviluppato negli anni dalla nostra banca – con una tradizionale forza nel settore commerciale e il posizionamento di rilievo nel wealth management – ci consente di trarre benefici dal contesto attuale, caratterizzato da tassi di interesse in crescita, e allo stesso tempo garantirà resilienza e redditività nei futuri scenari di interessi in calo“, aggiunge.