Mediobanca chiude il primo semestre dell’esercizio 2024-2025 con un utile netto di 660 milioni di euro (+7,9% a/a) e circa 1,85 miliardi di ricavi (+6,8%).
Gli impieghi a clientela crescono da 52,4 a 53,9 mld. Lato imprese, si registra la ripresa del Large Corporate (17,2 mld, +7%,) e la lieve flessione del Factoring (2,7, mld, -8,3%) penalizzato dalla crisi del settore auto. La divisione Corporate and Investment Banking beneficia della ripresa nell’area Lending e Finanza Strutturata (4,2 mld di erogato a fronte di 3,2 di rimborsi) assorbendo così il minor turnover del Factoring (da 6,2 a 4,9 mld).
Il Wealth Management (17,1 mld, +1,4%) beneficia della ripresa CMB (3 mld, +4,4%) ma sconta la stabilità dei mutui ipotecari (12,6 mld) per la ripresa dei rimborsi anticipati: il comparto registra nuovi mutui per 652,3 mln (+36%) che compensano i 618 di rimborsi. Prosegue il riposizionamento di Mediobanca Premier che in un anno ha raddoppiato i clienti di fascia alta acquisiti, i nuovi ingressi di bankers/CF e le masse trasferite.
Il Consumer Finance mantiene il trend di crescita trimestrale (15,6 mld, +2,4%). In un contesto di tassi di interesse decrescenti la rotazione del libro impieghi – a tasso fisso – permette di beneficiare di rendimenti medi crescenti con evidenti benefici sul margine di interesse, che resta sui livelli dell’anno scorso (978,9 mln) ma in progressione negli ultimi 3 mesi grazie ai maggiori volumi macinati proprio dalla divisione Consumer (556,9 mln, +8,6% a/a, +2,7% t/t).
Nella crescita delle commissioni nette (546,7 mln, +29,5% a/a, +36,5% t/t) si segnala in particolare il settore Corporate and Investment Banking (233,7 mln, +75,2% a/a, +79,2% t/t); il Consumer salda 72,2 mln, in leggera ascesa su base annua e in salita del 7,5% a livello trimestrale. La raccolta totale passa da 64,2 a 63,7 mld.
L’apporto al Gruppo dell’investimento in Generali risulta positivo (240,5 mln, +7,7%) alla luce della stabilità e visibilità degli utili della compagnia, e l’elevato rendimento beneficia anche del Danish Compromise: l’andamento è buono sia nel ramo danni, nonostante la significativa incidenza degli eventi catastrofali, che nei segmenti Vita e Asset & Wealth Management.
“Dopo aver chiuso lo scorso esercizio con i risultati migliori di sempre, Mediobanca ha confermato anche in questo semestre la crescita di tutte le sue divisioni, consolidando le principali iniziative del Piano 23/26 – dice l’AD Alberto Nagel –. Tutte le piattaforme distributive fisiche e digitali sono state potenziate, attraendo i migliori talenti; l’offerta di servizi è stata ampliata e riposizionata sempre più sul modello Private Investment Banking, con un ottimo riconoscimento da parte dei clienti nelle loro decisioni di investimento, finanziamento, consulenza ordinaria e straordinaria”.
Adesso, all’orizzonte, c’è l’Ops di Monte dei Paschi di Siena rigettata con decisione ancora oggi da Nagel come “fortemente distruttiva di valore“, al termine della conference call sui risultati d’esercizio.
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