Al terzo trimestre 2023 Monte dei Paschi di Siena ha realizzato ricavi complessivi per 2.804 milioni di euro, +22,9% annuo, e utili netti per 929 mln a fronte del rosso di 334 mln al 30 settembre 2022.
Dinamica da ricondurre alla crescita del margine di interesse (1.688 mln; +62,7%) – che ha più che compensato il calo delle commissioni nette (987 mln; -6,5%) registrato sui proventi della gestione del risparmio (-8,5%) e sul comparto del credito (-2,6%) – sostenuto anche al maggior apporto degli impieghi commerciali, che continuano a beneficiare della politica monetaria della Bce. In particolare, le commissioni sul credito al consumo intermediato calano da 26 a 11 mln a seguito della valorizzazione della fabbrica interna di consumer finance, avviata l’anno scorso.
Nei primi 9 mesi i prestiti alla clientela sono arrivati comunque a 78 mld di euro, 1,9 mld in più rispetto al 30 giugno scorso; praticamente invariato l’apporto di mutui (-0,2 mld) e altri finanziamenti (-0,1 mld). Anche rispetto a fine 2022, l’aggregato risulta in crescita (+1,7 mld di euro): la maggiore operatività in PCT (+2,6 mld) e degli altri finanziamenti (+0,6 mld) ha infatti più che bilanciato la contrazione sui mutui immobiliari (-1,4 mld), penalizzati dal rallentamento della domanda residenziale provocato dell’impennata dei tassi di interesse.
Il costo del credito flette da 320 aa 307 mln. In lieve aumento la componente dei crediti deteriorati (+0,1 mld). Il tutto, in un contesto di attento presidio del costo della raccolta commerciale: quella complessiva è pari a 181,9 miliardi (+2,9% da gennaio) trainata esclusivamente da diretta (+7,4 mld); stabile l’indiretta. Inoltre si rafforzano ulteriormente quota di mercato, liquidità e posizione patrimoniale e di liquidità.
“MPS ha fatto progressi impressionanti negli ultimi 12 mesi e oggi presentiamo risultati solidi, che dimostrano il miglioramento del business – dice il Ceo, Luigi Lovaglio -. Ora siamo ora una delle migliori banche in Italia, con una capacità di essere redditizia in maniera sostenibile e di generare capitale in maniera organica trimestre su trimestre“.