di Giuseppe Gaetano, editor in chief
13,3 miliardi di euro per creare terzo polo bancario italiano: l’offerta di MPS per Mediobanca è “la migliore business combination industriale per un nuovo moderno gruppo, con una piattaforma integrata di servizi finanziari a 360 gradi unendo le forze con un gruppo finanziario che gode di una forte reputazione e di una posizione leader sul mercato“.
Così Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Monte Paschi Siena, nella conference call di presentazione dell’operazione, da cui nascerà “un nuovo leader nazionale con un business model unico e sinergico, pronto a supportare famiglie, imprese e comunità locali” ha detto citando gli oltre 6 milioni di base clienti risultanti dalla combinazione dei due brand, che “verranno protetti e fatti prosperare“.
“Non vogliamo che Mediobanca scompaia” ha sottolineato, ma che resti “ancora più focalizzata su M&A e mercato dei capitali, che è nel suo Dna“; mente il comparto “Consumer finance si adatta meglio con le capacità del nostro network“.
Lovaglio ha rivelato che si tratta di un progetto che stava analizzando già dal 2022, a cui il Mef “non ha posto alcun limite“: il nuovo player, ha aggiunto, farà “leva su competenze distintive e complementari, capillari reti distributive e agili piattaforme digitali“.
Lato bancassicurazione, “la joint venture con Axa scade nel 2027, è chiaro che una volta incrementata questa combinazione Generali (in cui Mediobanca ha una quota del 13,1%, ndr) possa essere un’opzione addizionale per il nostro network“; tuttavia “è troppo presto per avere una visione finale, considerando che non abbiamo avuto l’opportunità di parlare con i manager di Mediobanca su questo tema“.