Banca Popolare del Frusinate archivia il primo semestre 2024 con un utile di 9,2 milioni di euro, in calo dai 10,6 mln con cui aveva chiuso il bilancio d’esercizio 2023, ma con finanziamenti netti alla clientela in aumento di 14 mln: il totale dei crediti raggiunge così 775 mln – di cui il 90,4% in bonis – con un grado di copertura salito al 9,48%.
Il margine d’interesse cifra 19,7 mln, quello d’intermediazione 23,9 mln e le commissioni 3,5 mln per un risultato netto della gestione finanziaria pari ad 20,1 mln.
La raccolta diretta, pari a 948 ml, è pressoché invariata rispetto al 31 dicembre 2023; in diminuzione a 105 mln la raccolta indiretta al fair value. Il patrimonio, compreso l’utile di periodo, è pari a 125 mln, con CET 1 capital ratio e Total capital ratio al 18,994% utile di periodo escluso.
In calo le attività finanziarie con impatto sulla redditività complessiva e quelle al costo ammortizzato per effetto della naturale scadenza dei titoli in portafoglio, connessa peraltro al termine delle operazioni di rifinanziamento BCE. I costi operativi, infine, ammontano a 6,4 mln.
Il Consiglio di amministrazione dell’istituto, sotto osservazione da parte di Bankitalia, ha previsto di convocare un’Assemblea straordinaria dei soci il prossimo 31 ottobre per approvare il progetto di modifica dello Statuto, relativo anche alle modalità di rinnovo del CdA e all’introduzione dei meccanismi per la formazione delle liste, nonché accelerarne il ricambio dei componenti.