Primo giorno da presidente della Banca Popolare del Frusinate per Marcello Mastroianni, vice di Domenico Polselli fino a venerdì scorso, quando al Consiglio di amministrazione dell’istituto di credito ciociaro è stato consegnato il rapporto ispettivo della Banca d’Italia riguardante gli accertamenti tenuti dal 15 febbraio al 18 giugno 2024.
A conclusione di questo iter, e in linea con la discontinuità rispetto al passato richiesta da Via Nazionale, è stato indicato un nuovo nome per gestire questa fase molto delicata, sebbene finora non sia stato contestato nulla a Polsinelli. A quanto si apprende da organi di stampa, al centro dell’inchiesta ci sarebbero le posizioni di alcune società che avrebbero beneficiato di anticipazioni ritenute sospette sul bonus 110% e di trattamenti di favore nell’erogazione di mutui e prestiti.
Ciò che è certo è che l’Autorità di vigilanza ha chiesto di rivedere il modello di business e l’assetto organizzativo e dei controlli, per consentire alla banca di intraprendere un più equilibrato percorso di sviluppo lungo un livello di rischio sostenibile. Alla luce di tali rilievi, il CdA si è già attivato per predisporre tutte le azioni necessarie per adeguarsi alle prescrizioni ricevute.
Banca Popolare del Frusinate, 24 Mln di nuovo Erogato alla Clientela nel 2023