Banca Popolare di Lajatico archivia il bilancio d’esercizio 2023 con un utile netto di 8,4 milioni di euro (+57,86% annuo), che rappresenta il miglior risultato conseguito nei suoi 140 anni di storia.
Un trend di crescita emerso, d’altronde, anche nella precedente relazione semestrale dell’istituto. L’indicatore di redditività ROE sale al 9,85% grazie anche a margine di interesse (27,2 mln, +29,80%) e di intermediazione (37,8 mln,+ 23,43%).
La progressiva diffusione del modello di consulenza alla clientela e le iniziative commerciali programmate nel Piano Strategico hanno confermato il rafforzamento dei ricavi netti da servizi (8,9 mln, +3,93%), con un incremento sia delle commissioni nette generate dai servizi bancari tradizionali sia di quelle riferite al collocamento di prodotti e servizi di terzi.
Stabile nei 12 mesi la raccolta diretta da clientela ordinaria nonostante il sensibile aumento registrato a dicembre, che ha invertito l’andamento; la raccolta indiretta cresce invece di oltre il 12% annuo a 657,5 mln, con un rilevante contributo della componente amministrata.
Stabili, a 702,1 mln, anche gli impieghi netti ma si riduce ancora l’incidenza dei crediti deteriorati sul loro totale con l’Npl ratio lordo sceso dal 5,80 al 4,48% e un ulteriore incremento dei livelli di copertura.
Il presidente Nicola Luigi Giorgi parla di una “banca autonoma e sana, che si conferma un interlocutore di riferimento per il territorio: l’evoluzione dei principali aggregati patrimoniali ha evidenziato un consolidamento dei volumi operativi, malgrado le tensioni internazionali e il rallentamento dell’economia; contemporaneamente si è registrato un miglioramento dei profili di rischiosità del portafoglio crediti e dell’indice di produttività del personale“.
“Una banca – aggiunge il direttore generale Barbara Ciabatti – che ha intrapreso un percorso di consolidamento della redditività, dell’efficienza e del rafforzamento patrimoniale, che può così guardare avanti per cogliere le opportunità che il mercato offre“.
