Banca Popolare di Sondrio ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con un utile netto positivo per 348,6 milioni di euro, ben +130,4% annuo: il risultato record segue quello della precedente relazione semestrale e riflette il forte incremento dei proventi dell’attività bancaria caratteristica, che arrivano a 958,5 mln.
Il margine di interesse segna 668,4 mln (+40,1%), le commissioni 290,1 mln (+5%). Il bilancio beneficia anche del positivo contributo delle attività finanziarie (84,2 mln; +50,8%), mentre sconta un incremento dei costi operativi (421,8 mln; +10,7%).
La raccolta diretta da clientela risulta pari a 39.647 mln (-5,1% rispetto a fine 2022) ma – escludendo quella da investitori istituzionali e garantita con controparte centrale – si registra comunque un leggero incremento da inizio anno (+0,6%) e su base trimestrale (+0,9%) dovuto soprattutto alla crescita dei depositi vincolati. La raccolta indiretta si attesta a 42.766 mln (+9,5%). Anche la raccolta assicurativa sale a 2.040 mln (+4,2%).
Lieve decremento (-1%) per i finanziamenti alla clientela, che raggiungono 32.676 mln: un calo determinato prevalentemente da fattori di stagionalità afferenti al factoring. In linea con gli obiettivi le erogazioni del periodo, che hanno toccato circa 3,4 miliardi. Crescono risparmio amministrato (35,943 mld, +10% da gennaio) e gestito (6,823 mld, +6,8%).
Stabile al 4,3% l’incidenza dei crediti deteriorati lordi, mentre il rapporto tra quelli netti e il patrimonio si riduce ulteriormente al 15,2% dal 18,2% dello scorso dicembre. Il costo del rischio si attesta a 41 punti base e tutti gli indicatori di liquidità si posizionano ben al di sopra dei requisiti minimi regolamentari.
“Siamo ‘una banca che fa banca’, vicina alla clientela – dichiara Mario Alberto Pedranzini, direttore generale dell’istituto di credito -, con un modello di business rafforzato negli anni che ci permette di navigare con successo nell’attuale contesto di tassi di interesse, offrendo servizi diversificati e di qualità che soddisfano famiglie e imprese, per affrontare le diverse fasi del ciclo economico, sempre in un’ottica di crescita ma con fondamentali solidi. Il trend di sviluppo delle commissioni – continua – riflette il nostro punto di forza nell’offerta alle imprese, mentre potenziamo – grazie alle partnership con Unipol e Arca – la distribuzione di prodotti assicurativi e di gestione del risparmio per la clientela privata. Contiamo su livelli di capitale e di liquidità particolarmente robusti, cui si affianca una qualità degli attivi che resta elevata. L’assenza, per il momento, di particolari segni di deterioramento – conclude Pedranzini -, impone tuttavia di presidiare l’andamento degli impieghi in ottica prospettica, considerando possibili peggioramenti di scenario. I dati sulla qualità del credito confermano la resilienza del tessuto economico in cui siamo inseriti, che beneficia degli investimenti nell’innovazione di prodotto e di processo e che, pure con il supporto dei nostri servizi, ha sviluppato i mercati esteri“.
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