Il Cda di Sparkasse ha approvato il nuovo piano industriale 2024-2026: denominato “Horizon”, punta sul “rafforzamento della rete e investimenti tecnologici” come anticipato dall’ad e dg Nicola Calabrò in occasione della diffusione del bilancio d’esercizio 2023.
L’istituto altoatesino, tra i maggiori dei less significant, punta ad aprire nel triennio 7 filiali nel Nord Est del Paese – a Trieste, Reggio Emilia, Modena e altre in Emilia Romagna, Veneto e Friuli – che porteranno a 177 gli sporteli operativi con brand CariBolzano e Civibank: questa, controllata al 79%, proseguirà a restare autonoma con marchio e legal entity distintiva.
Una mossa anti-desertificazione salutata subito come “una alternativa lungimirante” dalla Fabi: “Le agenzie delle banche rappresentano ancora un pilastro imprescindibile dell’attività, siamo convinti che la rete fisica non possa essere completamente superata dalle tecnologie – ha commentato a caldo il segretario generale, Lando Maria Sileoni -. Come detto da Calabrò, i clienti vanno guardati negli occhi: il fattore umano è e sarà sempre indispensabile”.
In controtendenza rispetto ai tagli dei Big anche l’inserimento mirato di 110 nuove risorse, con competenze ad hoc sulla digitalizzazione: molte finiranno nel polo dedicato all’innovazione, che sarà creato ex novo a Milano.
L’attenzione al business in “presenza” non significa però rinunciare al “remoto”, anzi: dei 50 milioni di euro stanziati da Sparkasse per gli investimenti, buona parte saranno dedicati al progresso tecnologico tra cui una macchina operativa di CRM realizzata con Microsoft per efficientare i processi tramite l’Intelligenza artificiale e supportare la rete commerciale, aumentandone del 25% la capacità di contatto.
Tra gli altri obiettivi al 2026: l’incremento di 850 mln (di cui 650 alle imprese) dagli attuali 10 miliardi di crediti erogati alla clientela, e l’utile netto superiore a 90 mln.
Per quanto riguarda il potenziamento dell’offerta sono attesi, tra l’altro, nuovi prodotti per servire filiere particolari come turismo e agri-agro e per supportare la transizione ESG delle aziende. Ma l’ambiente interesserà anche le famiglie, con la quota di nuovi mutui residenziali ad alta prestazione energetica prevista in crescita al 50% del totale dei prestiti concessi per acquistare casa. Per quanto concerne invece lo sviluppo omnicanale, il Gruppo mira a fortificare il modello di servizio dedicato sia ai giovani – con prodotti “self” e potenziamento della consulenza a distanza “Meet” – che ai clienti senior, con focus su accessibilità e utilizzo di strumenti digitali.
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