Nel primo trimestre 2024 UBS ha registrato profitti per 1,76 miliardi di dollari, più del doppio del risultato atteso dagli analisti: si tratta del primo utile trimestrale del Gruppo dal rilevamento di Credit Suisse, dopo aver chiuso – per la prima volta negli ultimi 6 anni – il terzo del 2023 in rosso, proprio a seguito dell’acquisizione del competitor.
I 12,7 mld di ricavi totali includono, tra l’altro, un guadagno netto derivante dalla conclusione di accordi relativi all’ex gruppo di prodotti cartolarizzati Credit Suisse.
Le spese operative sono scese a 10.257 mln: il colosso elvetico sostiene di aver risparmiato un altro miliardo sui costi lordi nei primi 3 mesi dell’anno, portando il risparmio complessivo dalla fusione a 5 miliardi di dollari; l’obiettivo è risparmiarne altri 1,5 entro il prossimo 31 dicembre.
“Poco più di un anno fa ci è stato chiesto di svolgere un ruolo fondamentale nella stabilizzazione del sistema finanziario svizzero e globale e stiamo mantenendo gli impegni – commenta il CEO Sergio Ermotti -. Questo trimestre segna il ritorno agli utili netti e un ulteriore incremento di capitale, una testimonianza della forza della nostra attività, dei nostri clienti e della nostra capacità di realizzare progressi significativi sui piani di integrazione, ottimizzando attivamente le risorse finanziarie“.