UniCredit apre la serie delle terze trimestrali bancarie del 2023 generando, da luglio a settembre, un utile netto superiore a 2,3 miliardi di euro (+35,9% annuo), oltre le stime di consensus: nei primi nove mesi la voce di bilancio raggiunge così la cifra record di 6,7 mld (+67,7%).
Nel terzo trimestre il Gruppo guidato dall’ad Andrea Orcel vede crescere anche: ricavi totali, pari a 6 mld (invariati sul trimestre; in rialzo del 23,7% sull’anno); ricavi netti per 5,8 mld (-1,9% trim/trim; +23,1% a/a); margine di interesse a 3,6 mld (+2,9%; +45%). Continua l’attenzione a costi (-2,3% annuo) e qualità degli attivi; anche il capitale core (Cet1 ratio) si è rafforzato sopra le aspettative nel periodo, salendo al 17,2% delle attività ponderate per il rischio. Le commissioni, attestatesi a 1,8 mld, sono in calo invece del 5,2% ma è pronta una strategia per incrementarle di circa 1,2 mld a pieno regime attraverso le fabbriche prodotto, sfruttando la prossima fase del piano di digitalizzazione e potenziando la capacità distributiva (dal 2021 sono stati assunti circa 7.500 dipendenti nella rete commerciale).
Gli sforzi per rafforzare l’attenzione all’integrazione delle pratiche ESG nell’erogazione dei prestiti hanno determinato un significativo innalzamento del rating di riferimento da parte di MSCI ad “AA”, che si prefiggono di misurare la resilienza di una società ai rischi governance ambientale e sociale a lungo termine in base al business model aziendale. Il miglioramento è espressione dei progressi nell’integrare tutti i fattori ESG nella gestione del rischio e del credito. Il supporto di UniCredit ai clienti privati, anche durante questo periodo di crisi del costo della vita, è ribadito dall’erogazione di una seconda tranche del programma UniCredit per l’Italia, che ha indirizzato 10 miliardi di finanziamenti a famiglie e imprese.