“Sono entusiasta di iniziare il mio secondo mandato come amministratore delegato di UniCredit. Ho già collezionato tanti ricordi ed esperienze in questa banca, prima vivendola dall’esterno e poi servendola dall’interno: sono davvero orgoglioso di tutti i traguardi raggiunti in questi 3 anni“. Così Andrea Orcel durante l’assemblea degli azionisti che oggi ha approvato bilancio e politica remunerazione del Gruppo, eleggendo il CdA.
“Essere confermato per una seconda volta – ha spiegato Orcel – vuol dire che credete nel percorso che abbiamo intrapreso, condividete la visione che abbiamo delineato e soprattutto che avete fiducia in me per realizzarla: gli ultimi 12 mesi hanno dimostrato l’impatto che siamo già riusciti a generare nella trasformazione di UniCredit. Molti pensavano che gli obiettivi che ci eravamo prefissati nel nostro piano strategico Unlocked fossero impossibili da raggiungere, che stessimo puntando troppo in alto: l’anno scorso non abbiamo solo raggiunto i nostri target; li abbiamo superati“. Il riferimento è alla relazione sull’esercizio 2023, diffusa un paio di mesi fa.
“La nostra ambizione più grande è diventare la Banca per il futuro dell’Europa – ha proseguito Orcel -, anticipare il cambiamento e stabilire un nuovo punto di riferimento per quello che una banca europea dovrebbe essere e fare: la nostra sfida per il 2024 e oltre è continuare a migliorare le prestazioni, infrangere altri record, spingerci oltre gli obiettivi e le aspettative del mercato e dei nostri clienti. Non do per scontata la mia posizione – ha concluso –, la vedo come qualcosa da meritare ogni giorno“.
Anche il presidente Pietro Carlo Padoan ha rimarcato, nel suo intervento, il concetto di ‘Banca per il futuro dell’Europa’: “Ora che siamo più forti – ha detto – ci troviamo in una posizione in cui possiamo agire, anziché limitarci a reagire. La nostra trasformazione, tuttavia, non è ancora finita. Siamo consapevoli di dover intraprendere ulteriori cambiamenti se vogliamo offrire le migliori soluzioni ai nostri clienti. Miglioreremo il modello di governance, per promuovere un processo decisionale più aperto e trasparente. Prestiamo grande attenzione ai macro-cambiamenti: siamo pronti a cogliere le nuove opportunità emergenti dalla transizione net zero in Europa e dagli investimenti nell’industria green. La progressiva integrazione su scala europea, inoltre, aumenterà la nostra capacità di supportare le imprese che svolgono attività commerciali nei paesi europei e intendono accrescervi il proprio business“.
Padoan si è detto “certo che anche l’esercizio attuale sarà un altro anno eccellente“.
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