Quindicesimo trimestre consecutivo di crescita per Unicredit, che chiude i conti al 30 settembre 2024 con un utile netto record di 7,7 miliardi di euro (+16% a/a) alzando le stime di fine anno a oltre 9 mld.
Supportate dall’attività della clientela, le commissioni salgono a 1,9 mld (+8,5%) evidenziando i vantaggi della diversificazione e la qualità delle fabbriche prodotto: in dettaglio, le commissioni su prodotti assicurativi (0,2 mld, +1,1% a/a) sono trainate dall’ottima performance sia nelle polizze CPI che nell’assicurazione su proprietà e sinistri; mentre quelle da attività di finanziamento e consulenza (0,4 mld, +12,2%) beneficiano di migliori commissioni relative ai prestiti in Italia. In rialzo raccolta gestita (162,7 mld, +17,1%) amministrata (204,4 mld, +20,1%) e assicurativa (58,1 mld, +3,4%).
I prestiti commerciali lordi medi in bonis ammontano a 380,2 mld, -0,8% su base trimestrale e -4,4% a livello annuo: il mercato italiano è stato il principale contributore, con 143,8 mld. Inoltre – nel quadro del programma ‘UniCredit per l’Italia’ – la banca ha finanziato a ottobre un nuovo fondo da 5 mld per le aziende che seguono i criteri di investimento del piano Transizione 5.0, portando a 35 mld il totale delle risorse stanziate dal 2022 ad oggi.
“Assieme ad un margine di interesse resiliente (stabile a 3,6 mld), costi saldamente sotto controllo (2,3 mld, -1,4%) e un costo del rischio ancora molto basso (15 pb), il nostro RoTE ha raggiunto il 19,7% senza aggiustare per il nostro capitale in eccesso – commenta soddisfatto Andrea Orcel –. Tutte le nostre regioni stanno contribuendo al successo. Il CET1 ratio al 16,1% è sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente nonostante l’impatto degli investimenti strategici, grazie a una generazione organica di capitale pari a 3,5 mld che fissa un altro record trimestrale“.
L’AD cita anche “l’investimento in Commerzbank che potrebbe o meno condurre a una combinazione completa“, comunque “in linea con il nostro approccio disciplinato verso le opzioni inorganiche“. Ma nel Gruppo sono in corso altre grandi manovre nell’ultimo periodo: dall’internalizzazione del business Vita al completamento, pochi giorni fa, dell’acquisto della maggioranza in Alpha Bank Romania, creando il terzo gruppo bancario del Paese.
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