Banco BPM chiude il bilancio 2023 con un utile netto di 1.264 milioni di euro (+85% annuo) e margine di interesse a 3.289,2 mln (+42,1%); flettono leggermente le commissioni (1.860 mln, -1,4%).
La raccolta diretta è pari a 124,8 miliardi (+1,1%) e quella indiretta a 106,2 mld; in crescita anche la raccolta del comparto bancassurance e delle gestioni patrimoniali. Degli impieghi netti alla clientela (105,4 mld, -3,7%) quelli performing “core” – costituiti da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali – toccano 96,9 mld con un volume di nuove erogazioni per 19,4 mld. Da segnalare la crescita continua del digital banking, con focus sulla contribuzione commerciale: le vendite “omnichanel” si attestano al 39% sul totale delle vendite retail, mentre e quelle “fully remote” aumentano del 17%.
Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha proseguito l’integrazione del business assicurativo avviata nel 2022 con l’acquisizione delle 2 compagnie Banco BPM Vita e Assicurazioni e la partnership commerciale con Crédit Agricole Assurances nel Danni/Protezione: due mesi fa la completa internalizzazione del Vita con l’acquisizione da Generali del 65% di Vera Vita e Assicurazioni (di cui già possedeva già il 35% in entrambe), cedute a CA Assurances col 65% detenuto in Banco BPM Assicurazioni. Ad oggi Banco BPM, tramite la controllata Banco BPM Vita, detiene il 100% del capitale sociale di Vera Vita e il 35% di Vera Assicurazioni e Banco BPM Assicurazioni. Il risultato dell’attività complessiva (45,9 mln) non è confrontabile con il dato annuale, l’apporto di Vera Vita sarà rilevato dal 2024. Al 31 dicembre, il totale dei proventi operativi del settore ammonta a 5.341,4 mln (+14,3%).
Efficace la gestione dello stock di crediti deteriorati (1,9 miliardi, -21%). “L’attuale ritmo di creazione di valore – dice l’ad Giuseppe Castagna – ci consente di affiancare alla solidità della posizione patrimoniale e a un dividendo più che raddoppiato, il costante miglioramento della qualità degli attivi testimoniato dal costo del rischio in riduzione da 62 a 53 pb“. Merito delle “selettive politiche creditizie, ma anche alla strategia di derisking che ha portato a un’ulteriore riduzione dei crediti deteriorati sul totale dei lordi“, dal 4,2 al 3,5%. “L’efficacia delle azioni commerciali a favore dei clienti mette in luce il rafforzamento del ruolo che Banco BPM si è ritagliato nel panorama creditizio nazionale“.
Adesso l’obiettivo è “consolidare la nostra posizione di terzo polo bancario – conclude Castagna – attraverso un modello di business distintivo, in grado di esaltare le qualità di banca territoriale di riferimento per le aree economiche più avanzate del Paese e soprattutto le Pmi“. Del resto, profilo di liquidità e posizione patrimoniale sono stati riconosciuti di recente anche dalle agenzie di rating.
Secondo l’outlook 2024 la concorrenza sulla raccolta diretta, creata dagli elevati rendimenti delle emissioni governative, tenderà ad attenuarsi via via che si manifesterà l’atteso ribasso della curva dei tassi. Il margine di interesse dovrebbe continuare il trend positivo, beneficiando di un livello medio del costo del denaro comunque superiore all’anno scorso nell’arco dei 12 mesi. Le commissioni – dopo la volatilità e la debole domanda di famiglie e imprese del 2023 – torneranno a crescere supportate dai prodotti di investimento, grazie al positivo andamento atteso dei collocamenti, oltre che dalla ripresa delle erogazioni. Le politiche creditizie resteranno tuttavia prudenti, con una selezione attenta di settori industriali e clientela, ribadendo il rigore nelle valutazioni adottato negli ultimi anni sulle esposizioni.
Le fabbriche prodotto permetteranno di sostenere il contributo di monetica e danni e di beneficiare del pieno potenziale dei ricavi del comparto “life”, a seguito dell’integrazione di Vera Vita. Infine, si confermano tutti i target di remunerazione degli azionisti e redditività annunciati nell’ultimo Piano approvato lo scorso dicembre.
BCC Pay, dopo Banco BPM il Polo della Monetica Punta ad altri Accorpamenti