A novembre 2024 i prestiti ai privati sono diminuiti dell’1,1% annuo rispetto al -1,0% del bollettino Bankitalia di ottobre, di cui il nuovo ricalca bene o male i trend.
I finanziamenti alle imprese continuano infatti scendere nei 12 mesi del 3,6% (-3,1% nel mese precedente), mentre quelli alle famiglie hanno registrato un tasso di variazione nullo (-0,2%).
Anche i tassi hanno proseguito a calare, pur dovendo ancora digerire l’ultima sforbiciata della Bce: quelli sui nuovi prestiti alle aziende sono diminuiti al 4,53% (4,70), in un range che va dal 5,07 per importi fino a 1 milione di euro al 4,15 per cifre superiori. Gli interessi sui mutui immobiliari si sono invece collocati al 3,71% (3,74) mentre il Taeg sulle erogazioni di credito al consumo si è attestato al 10,24% (10,42), ancora ben oltre la media europea dell’8,41% (in Francia arrivano perfino al 6,72).
Facile.it calcola che su un finanziamento da 10.000 euro in 5 anni acceso a novembre, gravino costi medi superiori a 2.800 euro tra interessi e spese accessorie: l’invito ai consumatori è a confrontare sempre le proposte di diverse società di credito prima di sottoscrivere un prestito, perché i tassi possono variare sensibilmente da una all’altra, specie nell’offerta online. Nonostante i prezzi, il segmento di business mostra comunque grande vitalità sul nostro mercato rispetto al corporate.
Quanto ai depositi del settore privato, sono aumentati del 4,4% (2,5) con tassi passivi sul loro complesso pari allo 0,93% (0,96); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 7,2% (9,6).
