Una semplificazione organizzativa: meno strutture, da 260 a 50, ma più grandi, da 10 a 45 persone, partendo da una mappatura delle competenze del capitale umano.
Elena Goitini, ad di Bnl e responsabile Bnp Paribas per l’Italia (nella foto), spiega al Sole24Ore il nuovo riassetto che la banca sta sperimentando dopo la riorganizzazione, nel 2022, del modello distributivo. Una riassetto che include anche l’adozione di modalità di lavoro agili e flessibili, basato appunto su questa “mappatura” delle skill in organico, per riqualificarle e rinnovarle ove necessario. Anche in chiave digital, che è ormai una necessità: entro il 2023 Bnl rilascerà un client service center, “un hub che integra diversi punti di contatto della banca” facilitando l’interazione con la clientela e l’identificazione customizzata dei suoi bisogni personali. Dunque, se in futuro ci saranno acquisizioni – chiarisce Goitini – riguarderanno semmai società fintech, non altre banche.
Tra 6-9 mesi il Gruppo tirerà le somme di questo ridisegno, per vedere se ha funzionato. Passando al business, lato famiglie i prodotti bancari da soli non bastano senza un “accompagnamento del cliente day by day, ad esempio stiamo potenziando l’ecosistema casa, attraverso finanziamenti e partnership con operatori del settore così da offrire anche soluzioni di efficientamento energetico“. L’accompagnamento delle imprese va invece pensato “in un’ottica di sostenibilità: dagli interventi predisposti dopo lo shock energetico di qualche mese fa, al sostegno all’imprenditoria femminile attraverso Artigiancassa, fino al microcredito grazie alla presenza nell’azionariato di PerMicro“.
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