Da oggi – primo luglio 2024 – parte ufficialmente l’attività di BVR Banca Veneto Centrale, con efficacia contabile però dal primo gennaio 2024.
La nuova Bcc regionale, nata dalla fusione tra Banche Venete Riunite e Banca del Veneto Centrale, sarà la terza per dimensioni del gruppo Cassa Centrale e comincia l’avventura con: 87 sportelli, presenti anche in Trentino e Lombardia; oltre 5,2 miliardi di euro di raccolta complessiva; circa 50 milioni di utile netto 2023; 19.500 soci tra persone fisiche e giuridiche; 135mila clienti e 586 dipendenti.
I due solidi istituti di credito cooperativo insieme gestiscono 7,5 mld di masse intermediate e 22 di impieghi; il patrimonio netto ammonta a 378 mln e il Cet1 ratio tocca il 26,09%. La sede centrale è a Longare, quella amministrativa a Schio, nel vicentino; il presidente è Gaetano Marangoni, il direttore generale Claudio Bertollo.
Non è la prima e già si sa che non sarà l’ultima della serie di aggregazioni in corso e in programma in questi mesi tra realtà territoriali: le prossime sono previste in Toscana e Lombardia, ma non si escludono sorprese da qui a fine anno.
Per tutti l’obiettivo è competere con i più importanti player del mercato finanziario nazionale, senza perdere il contatto con la propria base sociale e i valori fondanti di mutualità e cooperativismo.
BCC, round di Aggregazioni: dopo il Veneto tocca a Lombardia e Toscana
