da rapporto Banca d’Italia su Economia della Calabria
Nel 2023 risultavano solo 5 Banche di Credito Cooperativo ad avere la sede in Calabria, anche perchè nel 2022 tre banche sono state oggetto di una fusione dando vita a BCC della Calabria Ulteriore (la più grande banca nel Sud della Calabria).
Considerando anche le altre banche, operano in Calabria 24 realtà, due che operano nel private banking sono entrate di recente.
Nel 2023 si è assistito ad una ulteriore riduzione degli sportelli bancari, scesi a 314 (contro i 340 del 2021 e 328 del 2022).
Ne è conseguito un ulteriore calo del numero dei comuni bancarizzati, a poco più del 25% del totale.
Le chiusure hanno interessato in maniera piuttosto omogenea tutte le province calabresi a eccezione di quella di Catanzaro, dove la riduzione è stata meno intensa.
Allo stesso tempo, anche il processo di diffusione dei servizi digitali è stato ampio sul territorio regionale: il numero di contratti di home banking per 100 abitanti è più che triplicato in tutte e cinque le province calabresi.
È cresciuto ampiamente anche l’utilizzo di tali strumenti da parte della clientela.
Circa i mutui, i volumi nel 2023 sono stati praticamente in linea con i valori 2022, così come anche le compravendite immobiliari.
I dati indicano per il 2023 una ripresa dell’interesse per le abitazioni di piccole dimensioni, prive di spazi esterni, situate in aree a maggiore densità abitativa, che erano state più penalizzate nel periodo pandemico.
A livello territoriale la dinamica degli acquisti è stata piuttosto eterogenea tra le province: la riduzione delle transazioni è risultata infatti più intensa per quelle di Catanzaro e Vibo Valentia, mentre a Reggio Calabria e Cosenza le compravendite hanno continuato a crescere, anche se a ritmi significativamente più contenuti rispetto a quelli del biennio precedente. In tutte le province, il numero di compravendite è rimasto comunque elevato, mantenendosi sui valori massimi registrati negli ultimi dodici anni.
Il Credito al Consumo ha continuato a crescere intorno al 5% nel 2023, soprattutto per l’acquisto delle auto, mentre si sono avvertiti segnali deboli nella Cessione del V.
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