Clessidra Factoring chiude il 2024 superando i target del suo primo Piano industriale quadriennale, in scadenza quest’anno, grazie a: turnover di 952 milioni di euro (+40% rispetto alla chiusura di bilancio 2023), monte crediti di 270 mln (+27%) e impiego di 246 mln (+35%).
Al 31 dicembre scorso i clienti operativi sono 284; circa 2.000 i debitori con monte crediti in gestione.
Buona la qualità del portafoglio crediti: sofferenze e inadempienze probabili sono oggetto di attenta gestione e complessivamente il loro peso è stato pari all’1,8% degli impieghi lordi, con un aumento delle coperture su base annua. Il Total Capital Ratio è al 13,6%, più del doppio del limite regolamentare. Il patrimonio netto ammonta a 34,5 mln, in forte incremento per l’aumento di capitale effettuato da Clessidra Holding a fine 2024.
In scia alla precedente relazione al terzo trimestre, l’utile netto si è attestato a 4 milioni di euro +45%.
L’anno scorso “abbiamo gestito volumi superiori alle attese, generati da un costante incremento delle opportunità commerciali, soprattutto nel segmento delle Special Situations – dice l’AD Gabriele Piccini -. Il sistema bancario ha dimostrato un crescente interesse per il nostro ruolo nel supporto alle imprese in difficoltà, con interventi strategici che favoriscono la continuità delle aziende e riducono il deterioramento creditizio per il sistema: anche per il futuro, manteniamo il focus su redditività delle operazioni e rischio di credito“.
A inizio 2025 la società ha approvato il nuovo Piano industriale – che prevede un raddoppio dei volumi nei prossimi 4 anni – mantenendo stabile marginalità e qualità del credito, migliorando l’efficienza dei costi operativi e ottimizzando Roe e cost/income, attesi rispettivamente intorno al 25% e al 35% a fine 2028. Gli investimenti si concentreranno principalmente su innovazione dei sistemi informativi e ampliamento graduale del team.
A livello di Gruppo, Clessidra vanta oltre 2,3 mld di capitale investito e 1,2 mld di finanziamenti erogati, fornendo alle Pmi non solo risorse economiche ma competenze nell’integrazione Esg.