Compass è stata caratterizzata negli ultimi mesi da un livello di erogato pari al 60% dei livelli pre-Covid, (minimo al 20% in aprile durante il lockdown).
Il recupero è stato meno rapido rispetto ad altri competitor in virtù di un mix prodotti (Compass più presente nei prestiti personali, meno nella CQS) e per più stringenti linee guida nella selezione dei rischi.
Nel periodo aprile-giugno Compass ha erogato circa Euro 800 milioni, contro Euro 2 mld dello stesso periodo 2019, in particolare hanno sofferto i prestiti personali.
L’esercizio è stato caratterizzato da attività record fino a febbraio. Il lockdown ha fortemente ridimensionato le erogazioni che però a giugno sono risalite a circa il 60% dei valori ante-covid.
Compass ha attuato una politica di accantonamento prudente pur in presenza di esiti molto favorevoli delle moratorie, che sono state per il 55% estinte o rimodulate con scadenze brevi e che, sulla base delle prime analisi effettuate sui clienti il cui piano di ammortamento è ricominciato, presentano oggi una percentuale di rientro a normalità dell’85%.
In un contesto così difficile, Compass non ha interrotto le principali iniziative strategiche volte principalmente al potenziamento dei canali distributivi “diretti”, che si sono dimostrati ancora più importanti nei periodi di crisi, attraverso:
Lo sviluppo del canale Web che, soprattutto nella fase di lockdown, ha segnato un incremento del 20% rispetto allo scorso anno pari a quasi il 18% dei prestiti personali del canale diretto.
Una particolare attenzione è stata dedicata al mantenimento della qualità del credito su livelli di eccellenza nel settore, attraverso una prudente politica di gestione del rischio, ampiamente consentita dagli elevati risultati operativi:
la concessione di moratorie ha riguardato un totale complessivo di 1,3 miliardi (1 miliardo ex Assofin e per la parte restante su iniziative volontarie della Banca), concesse con una durata mediamente di 2-3 mesi. Al 30 giugno ne restano in essere circa la metà che per gran parte scadranno entro la fine del prossimo trimestre.